Blitz antimafia in Basilicata, oltre 100 indagati. C'è anche il presidente di Regione Vito Bardi: «Vado avanti». Arrestato capogruppo FI

Operazione Dda a Potenza, coinvolti amministratori della Regione Basilicata. Perquisita casa del presidente Bardi
​Operazione Dda a Potenza, coinvolti amministratori della Regione Basilicata. Perquisita casa del presidente Bardi
Venerdì 7 Ottobre 2022, 09:15 - Ultimo agg. 22:32
5 Minuti di Lettura

Nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza sulla Regione Basilicata è indagato il presidente Vito Bardi (Forza Italia). Una perquisizione è stata eseguita nel suo ufficio presso la Regione, con acquisizione di dispositivi. Il coinvolgimento del governatore lucano era già emerso diversi mesi fa quando si era appreso di una proroga delle indagini preliminari dell'autorità giudiziaria potentina sul filone dei tamponi effettuati ai vertici della Regione Basilicata in un periodo in cui i test diagnostici processati erano molto pochi, a marzo del 2020. Secondo l'impostazione accusatoria, i tamponi vennero effettuati ai vertici dell'amministrazione regionale mentre alcune persone che avevano contratto il Covid lo avevano richiesto e atteso per molti giorni, come nei casi di Antonio Nicastro e Palmiro Parisi, poi deceduti. A commento di queste notizie, Bardi aveva espresso «totale fiducia nella magistratura» e finora ha sempre escluso proprie responsabilità poiché sottoposto a test diagnostico in quanto contatto stretto di positivi, secondo i protocolli sanitari. Bardi non è stato colpito da misure cautelari.

Le altre misure cautelari riguardano l'assessore lucano all'agricoltura, Francesco Cupparo (Forza Italia), a cui è stato notificato l'obbligo di dimora. Provvedimento analogo per l'ex assessore alla sanità, Rocco Leone (attuale consigliere regionale di Fratelli d'Italia). Il divieto di dimora nel capoluogo lucano e la misura interdittiva all'esercizio di funzioni pubbliche è stato notificato a Giuseppe Spera, direttore generale dell'azienda ospedaliera di Potenza. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono quelli di induzione indebita, corruzione, tentata concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione.

Il presidente Vito Bardi: «Vado avanti»

«Si va avanti in un momento di crisi senza precedenti»: lo ha detto all'ANSA il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, indagato nell'ambito di un'inchiesta sulla sanità in Basilicata. «Sono come sempre disponibile a collaborare con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto», ha aggiunto Bardi.

Fonti vicine al governatore lucano hanno inoltre sottolineato che le delibere oggetto dell'inchiesta «sono atti pubblici, approvate senza secondi fini». Per quanto riguarda i tamponi, Bardi ha sottolineato di «non aver ricevuto alcun favore».

 

Arrestato consigliere di Forza Italia

Il capogruppo di Forza Italia in Regione Basilicata, Francesco Piro, è stato arrestato nell'ambito dell'operazione della Dda di Potenza, condotta da Polizia e Carabinieri. Piro aveva «relazioni con esponenti della locale criminalità organizzata». Secondo la Dda di Potenza, «non di rado per raggiungere proprie finalità personali, politiche ed elettorali, e a scopo intimidatorio, ostentava ai suoi interlocutori i suoi asseriti collegamenti con contesti criminali calabresi».

Indagato Rosa, neo senatore di Fratelli d'Italia

Gianni Rosa, eletto al Senato con Fratelli d'Italia alle Politiche dello scorso 25 settembre, è tra gli indagati dell'inchiesta sulla sanità lucana coordinata dalla Dda di Potenza. Rosa è stato assessore all'ambiente della Regione Basilicata dalla primavera del 2019 allo scorso mese di febbraio. Rosa è indagato per abuso d'ufficio in concorso con il governatore Vito Bardi e gli altri quattro assessori lucani in carica nell'aprile del 2020 (Francesco Fanelli, Rocco Leone, Francesco Cupparo e Donatella Merra) per una vicenda che riguarda «un disegno criminoso» volto - è scritto nelle carte dell'inchiesta - alla «eliminazione» di Massimo Barresi, all'epoca dei fatti direttore generale dell'ospedale San Carlo di Potenza, «e al suo conseguente licenziamento». Barresi è poi decaduto dall'incarico il 6 agosto 2020 dopo una sentenza del Tar per la Basilicata e il giorno dopo, il 7 agosto 2020, la giunta lucana nominò commissario del San Carlo Giuseppe Spera (attuale direttore generale) nei cui confronti oggi è stato disposto il divieto di dimora nel capoluogo lucano e la misura interdittiva all'esercizio di funzioni pubbliche.

Oltre cento indagati

Sono oltre cento gli indagati nell'ambito dell'operazione della Direzione distrettuale antimafia di Potenza sulla sanità lucana che stamani ha portato a diverse misure cautelari. Secondo quanto si è finora appreso, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata stamani al capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Piro, arrestato a Lagonegro ( Potenza). Proprio la costruzione del nuovo ospedale di Lagonegro, nell'area sud della regione, sarebbe al centro dell'inchiesta che vede coinvolti diversi uomini politici e amministratori lucani. Tra questi l'attuale assessore regionale all'agricoltura, Francesco Cupparo (Forza Italia), nei cui confronti è stato disposto un divieto dimora a Potenza e l'ex assessore lucano alla sanità, Rocco Leone (attualmente consigliere regionale di Fratelli d'Italia) a cui è stato notificato l'obbligo di dimora a Policoro (Matera). Tra le persone coinvolte anche il direttore generale dell'ospedale San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera.

Amendola: Fare massima luce, tratti preoccupanti

«Esprimo fiducia nella magistratura e ribadisco il principio di presunzione di innocenza degli indagati, ma non si può non rilevare che dalle indagini della Dda emergono tratti preoccupanti ed estranei alla cultura lucana, sui quali è necessario fare massima luce. Si tratta di accuse che investono la politica di esponenti di primo piano del centrodestra lucano negli ultimi due anni fino alla recente campagna elettorale. Rivolgo un appello alle forze migliori della società civile e della politica democratica a restare unite per rimarginare, insieme, questa brutta ferita che la Basilicata non merita». Lo dichiara il sottosegretario Enzo Amendola (Pd), in merito all’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla sanità che ha scosso la giunta regionale della Basilicata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA