Roma, il principe Odescalchi arrestato per marijuana: scoperta una serra nel castello

Roma, il principe Odescalchi arrestato per marijuana: scoperta una serra nel castello
di Emanuele Rossi
Mercoledì 21 Dicembre 2016, 08:12 - Ultimo agg. 22 Dicembre, 08:53
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Esposizione con vista su mare con all'interno una serra di marijuana. Ben 35 le piante di cannabis coltivate con cura, proprio in una stanza attigua al suo Castello, dal principino romano Andrea Odescalchi che è stato arrestato, l'altra notte, dai carabinieri di Civitavecchia. Rampollo della famiglia nobiliare, 33 anni, si dovrà difendere ora dall'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e coltivazione di piante atte alla produzione di sostanze stupefacenti.

Chi avrebbe mai pensato che la dependance di quel castello sul porticciolo di Santa Marinella, rinomato soprattutto per ospitare matrimoni, potesse mai nascondere una piantagione di marijuana magari a fianco ai classici reperti storici o collezioni antiche che i nobili si tramandano di generazione in generazione. I militari però non sono andati spediti nella villa fortificata acquistata dagli Odescalchi nel 1887. Ma, durante dei normalissimi controlli disposti sul territorio e intensificati come consuetudine nel periodo natalizio, avrebbero notato un atteggiamento sospetto del giovane, decidendo così di fermarlo per un accertamento facendolo scendere dall'auto.

L'APLOMB
Il principe non ha mostrato il solito aplomb. E' apparso nervoso, col passare dei minuti sempre più agitato. I carabinieri di Santa Marinella, coordinati dalla compagnia di Civitavecchia, sono passati alla perquisizione rinvenendo nella sua tasca dei pantaloni 114 grammi di marijuana e 7 grammi di hashish. A quel punto le attività investigative dei militari, guidate dal capitano Piero Orlando, sono proseguite ad oltranza nell'abitazione del principe Odescalchi, un locale nell'area del Castello. Dentro la sorpresa: una serra con 35 piante di marijuana dell'altezza di circa un metro e poi dosi di marijuana e hashish confezionati in alcuni barattoli pronti eventualmente per la vendita.
Tutto ovviamente è stato posto sotto sequestro, e l'uomo ammanettato e condotto nel carcere di Civitavecchia. Dopo l'interrogatorio di garanzia il giudice ha ritenuto di poter concedere al principe trentatreenne gli arresti domiciliari in attesa del processo.
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