Quindicimila firme per chiedere una legge sul fine vita

Quindicimila firme per chiedere una legge sul fine vita
Martedì 12 Aprile 2022, 15:07 - Ultimo agg. 15:09
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Quindicimila firme per chiedere una buona legge sul fine vita sono state raccolte in oltre 200 piazze in tutta Italia dai volontari dell'associazione Luca Coscioni durante lo scorso weekend di mobilitazione nazionale. Lo rende noto la stessa associazione in un comunicato, precisando che, dopo il sostegno di 1.240.000 cittadini sul referendum, le persone hanno firmato per chiedere le proposte di modifica al testo di legge elaborate dall'associazione, con l'obiettivo di migliorare l'attuale versione del testo di legge approvato alla Camera, eliminando ogni discriminazione tra malati.

«Secondo quanto riportato dall'ufficio di presidenza delle due commissioni Giustizia e Sanità del Senato - dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario nazionale e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni - sarebbe dovuto cominciare dopo Pasqua l'esame del testo di legge sul suicidio assistito.

Ma ad oggi, dopo 32 giorni dal passaggio alla Camera, la discussione non risulta ancora calendarizzata». «Chiediamo un'assunzione di responsabilità da parte del legislatore affinché si arrivi a votare una legge, senza discriminazioni - aggiungono - in grado di garantire il rispetto della volontà dei malati che vogliono decidere sul proprio fine vita».

«In assenza di tali modifiche - osservano Gallo e Cappato - avremo un testo che, se fosse approvato così come è, non fornirebbe procedure in tempi certi e impedirebbe l'accesso al suicidio assistito ai malati senza trattamenti di sostegno vitale e a coloro che, per avendo tutti i requisiti, non possono procedere autonomamente con l'autosomministrazione del farmaco letale perchè completamente immobilizzati. In questo modo - sottolineano i due esponenti dell'associazione Luca Coscioni - le persone malate sarebbero costrette ad affrontare azioni giudiziarie per ottenere il rispetto delle loro scelte, nonostante una legge in vigore. Chiediamo, con i firmatari del nostro appello, che il ddl sul suicidio assistito sia calendarizzato al più presto. Consegneremo le firme e le nostre proposte - concludono - alla presidente del Senato e ai capigruppo».

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