Roberta, 17 anni, uccisa e trovata nel burrone a Palermo. Il fidanzato si dichiara innocente: fermato

Pietro Morreale e Roberta Siragusa
Pietro Morreale e Roberta Siragusa
Lunedì 25 Gennaio 2021, 09:37 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 10:52
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Ragazza di 17 anni uccisa e trovata in un burrone. È andato avanti per tutta la notte e si è concluso solo all'alba l'interrogatorio di Pietro Morreale, il 19enne che ieri mattina, dopo essersi presentato ai carabinieri di Caccamo, ha fatto trovare in un burrone il corpo parzialmente bruciato della fidanzata Roberta Siragusa, di 17 anni.  La Procura di Termini Imerese (Palermo), come apprende l'Adnkronos, ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti del giovane. Le manette sono scattate nella caserma dei carabinieri di Termini Imerese (Palermo) dove il ragazzo si è presentato ieri mattina. Durante l'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Termini Imerese Giacoma Barbara, che coordina l'inchiesta, l'indiziato avrebbe continuato a negare di essere il responsabile della morte della fidanzata. Ieri sera l'avvocato Giuseppe Di Cesare, che assiste Morreale, aveva detto: «Il mio assistito non ha confessato nè al Pm nè ai carabinieri». 

 

Lutto cittadino a Caccamo, nel Palermitano, dove ieri in un burrone nella zona di Monte San Calogero è stato trovato il corpo senza vita della 17enne, Roberta Siragusa.

A condurre i carabinieri, che indagano sulla vicenda, sul posto è stato fidanzato diciannovenne, ascoltato per tutta la notte dagli investigatori. Ieri mattina il giovane si è presentato in caserma insieme al suo avvocato. «Non ha fatto alcuna confessione», ha detto in serata il legale. Per tutto il giorno gli investigatori dell'Arma hanno ascoltato diversi testimoni per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza, che con il fidanzato avrebbe trascorso la serata insieme ad alcuni amici in una villetta. Intorno a mezzanotte la coppia sarebbe andata via, ma Roberta non ha mai fatto rientro a casa. Poi il macabro ritrovamento del suo corpo semi carbonizzato nel burrone. «Non ci sono parole per commentare quanto accaduto, che ha scosso e sconvolto le coscienze dell'intera cittadinanza - dice il sindaco Nicasio Di Cola -. Conosco entrambe le famiglie e mai e poi mai avrei potuto immaginare questa immane tragedia che lascerà per sempre il segno nella nostra comunità. Sono stato a casa della famiglia della giovane ragazza, ci siamo abbracciati con il cuore e con gli occhi. Non aggiungo altro. Sono distrutto».

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