Stupro di Capodanno, il racconto choc della 17enne: «Tra gli aggressori
c’erano dei minori»

Roma, stuprata a Capodanno. Il racconto choc della 17enne: «Tra gli aggressori c’erano dei minori»
Roma, stuprata a Capodanno. Il racconto choc della 17enne: «Tra gli aggressori c’erano dei minori»
di Giuseppe Scarpa
Martedì 2 Febbraio 2021, 22:29 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 19:51
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Un’azione violenta. I lividi sul corpo della 17enne suggeriscono che la giovane sia stata brutalmente aggredita da quelli che pensava essere suoi amici. Si allarga l’inchiesta sugli abusi sessuali nei confronti della ragazza avvenuti a Capodanno durante una festa clandestina nella Capitale. Un party a cui hanno partecipato una ventina di giovani tra i 17 e i 20 anni. Adesso l’indagine per violenza sessuale è diventata doppia: anche alla procura dei minori è arrivata l’informativa dei carabinieri del comando della compagnia Cassia. Segno evidente che tra i possibili autori dello stupro possono esserci anche dei minorenni. Intanto il numero dei ragazzi che avrebbero abusato della vittima sarebbe destinato a salire. Gli investigatori avevano ipotizzato inizialmente il concorso di 4 persone.

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È la notte di San Silvestro.

Un party tra giovanissimi. La festa è illegale per via dei divieti anti Covid-19. L’alcol scorre a fiumi. La studentessa si ritrova da sola in una stanza con alcuni ragazzi minorenni e altri appena maggiorenni. La vittima ricorda poco. Anche lei ha bevuto, era la prima volta. Per giorni la comitiva di giovanissimi si è data da fare per organizzare un veglione. Il fatto che il party sia clandestino lo rende, ai loro occhi, ancora più affascinante. I divieti indicati nei dpcm sono tassativi, niente assembramenti e il rientro è fissato per le 22.00. Nonostante ciò, la maggior parte dei ragazzi, ottiene l’autorizzazione dai rispettivi genitori. E così gran parte dei 20 rimarrà a dormire nell’appartamento messo a disposizione dalla famiglia di uno dei giovani. Perciò il 31 gennaio si riuniscono in una casa nella periferia a nord della Capitale, oltre il Gra. Bevono un po’ di tutto. Anche la studentessa minorenne alza il gomito. Diventa vulnerabile. Non è più lucida, la memoria si offusca, il ricordo di ciò che accade diviene confuso. I dettagli scivolano via. Rimangono nella sua mente solo alcuni flash. Frammenti di una serata iniziata divertendosi e terminata nel peggiore dei modi, con una violenza. Si sarebbe ritrovata in una stanza in compagnia di più ragazzi. Solo l’indomani mattina si rende conto di aver subito degli abusi sessuali. 

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