Milano, rapinatore a 12 anni: quattro colpi in sette giorni. Non è imputabile, torna nella comunità (dai cui si allontana ogni volta)

Milano, rapinatore a 12 anni: quattro colpi in sette giorni: non è imputabile, torna nella comunità (dai cui si allontana ogni volta)
Milano, rapinatore a 12 anni: quattro colpi in sette giorni: non è imputabile, torna nella comunità (dai cui si allontana ogni volta)
Mercoledì 19 Ottobre 2022, 17:54 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 12:18
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Ha 12 anni ed è un rapinatore seriale. Ha colpito quattro volte in sette giorni. E ogni volta che commette uno scippo o una rapina viene preso e riportato in comunità, e ogni volta si allontana e torna a delinquere. È la storia di uno dei tanti "minori non accompagnati" presenti in Italia, quella di Bilal arrivato a Milano come migrante dal Marocco, e poi abbandonato al suo destino, senza parenti, attratto dai soldi facili rispetto a una faticosa integrazione.

Bilal (così dice di chiamarsi ma si pensa che sia un nome di fantasia) la scorsa notte è stato arrestato dai Carabinieri perché avrebbe aggredito un turista malesiano di 39 anni: si tratta della quarta volta in sette giorni, e niente al momento lascia pensare che le cose per lui cambieranno.

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Il 12enne è stato bloccato in piazza Duca D'Aosta, davanti alla stazione Centrale, insieme ad altri tre giovani stranieri, uno che avrebbe agito con lui, un 18enne libanese, e altri due in un episodio distinto, anche se in contemporanea, due marocchini di 24 e 19 anni, che avrebbero rapinato sempre un turista, un indiano di 36 anni.

Un problema, quello degli scippi, dei furti, delle rapine e delle risse nei pressi della Stazione Centrale di Milano, più volte al centro delle cronache e anche delle polemiche politiche.

Il 10 ottobre il 12enne inoltre avrebbe scippato un Rolex da 27mila euro a un turista americano di 35 anni che stava passeggiando nella centralissima via Manzoni, spruzzandogli uno spray al peperoncino in faccia. E nelle settimane precedenti pare fosse stato già fermato 4 volte per episodi simili. Finito in una comunità a Genova, era rispuntato il 12 ottobre nella zona di corso Buenos Aires, dove avrebbe scippato la collanina d'oro a una studentessa di 21 anni.

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Il ragazzino, era stato bloccato anche la notte del 14 ottobre, dopo aver derubato, sempre secondo le accuse, in piazza Duca d'Aosta, davanti alla Stazione Centrale, due turisti giapponesi di una valigia, lasciata per pochi attimi incustodita. «Stavo attraversando piazza Duca D'Aosta, appena uscito dalla Stazione Centrale, per andare nel vicino albergo dove alloggiavo - racconta uno dei presunti aggrediti, un professionista romano - quando questo ragazzino mi è letteralmente saltato in groppa da dietro, abbrancandomi il collo. Io sono grosso, mi sono dimenato e l'ho fatto cadere: lui senza dire una parola si è rialzato e se ne è andato. Io pensavo fosse finita lì, ma quando mi sono spogliato, in camera, ho visto che la catenina non c'era più e ho chiamato il 112 ma non ho ancora fatto denuncia». Bilal, che da un esame osseo risulta avere certamente meno di 14 anni, probabilmente 12, e che quindi per la legge italiana non è imputabile, anche oggi è stato riaffidato alla medesima comunità di Milano.

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