Roma, scacco al super bandito rapinatore dei fast food: era appena uscito dal carcere

Volanti della polizia
Volanti della polizia
di Alessia Marani
Domenica 18 Luglio 2021, 12:08 - Ultimo agg. 13:08
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Preso dalla polizia il rapinatore dei Mc Donald’s. L’uomo, quarant’anni e una sfilza di precedenti alle spalle, era uscito dal carcere appena venti giorni fa ed era subito tornato al suo vecchio “mestiere”. L’altro sabato aveva fatto irruzione con il volto travisato e la pistola in pugno nel fast food di viale Isacco Newton generando il panico. Erano le nove di sera e il locale era pieno di ragazzi e soprattutto tante famigliole con i bambini al seguito. E lui, non curante, ha affrontato tutti, costi quel che costi. Minuti di terrore, poi via col bottino. Chi era all’interno ha cercato riparo, chi ancora sostava nel parcheggio o era più vicino alle uscite ha innescato il fuggi fuggi generale. Tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’esercizio.


LE SCORRIBANDE
In viale Isacco Newton c’era già stato un’altra volta e giovedì sera, stesso orario, stesse modalità aveva dato l’assalto al Mc di viale America, all’ Eur.

Ma le sue scorribande - si sospetta che l’uomo possa essere l’autore di una serie di colpi a negozi e locali nella zona compresa tra la Magliana, il Portuense e la Laurentina tutte avvenute nell’ultimo periodo - non sono durate a lungo.

Rapinatore di fast food all'Eur

 

Anzi. Ieri mattina, infatti, dopo un’attenta attività investigativa, l’audizione di testimoni e il raffronto delle immagini riprese dalle videocamere, gli agenti delle Volanti Zara Como 31 e 30 lo hanno raggiunto e arrestato a casa sua. I poliziotti di tutta Roma gli davano la caccia, e anche lui sapeva di essere braccato. Si è lasciato prendere senza reagire: «Sapevo che prima o poi sareste arrivati».

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Del resto, il suo era un volto noto. La coincidenza, poi, del suo rilascio dal carcere aveva messo gli investigatori sulla pista giusta. Il quarantenne, infatti, non era un delinquente qualsiasi, ma dodici anni fa, appunto, prima di finire dietro le sbarre, aveva fatto parlare di sé per un blitz a mano armata in un supermercato del Trullo con tanto di una cliente presa in ostaggio e liberata, poi, dall’intervento della polizia. Per questo era ritenuto anche dai giudici un «soggetto socialmente pericoloso». Lasciata la detenzione, interrotta all’improvviso la terapia per la sua condizione di tossicodipendenza e abbandonato a se stesso, non ha saputo resistere alla tentazione di rimettersi a fare le rapine. E anche questa volta, gli è andata male.

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LA GANG EGIZIANA
Non erano rapinatori di vecchia data, anzi “in erba”, invece, i tre egiziani di età compresa tra i 19 e i 31 anni, denunciati a piede libero nella tarda serata di venerdì dai carabinieri del Nucleo Radiomobile e dalla locale stazione. Il terzetto era diventato il terrore del quartiere San Giovanni. Nel mirino, minorenni. I tre, pochi minuti prima, avevano accerchiato un ragazzo di 16 anni mentre camminava in via di San Giovanni in Laterano e, dopo averlo spintonato, lo avevano derubato di una collana in oro, fuggendo subito dopo a piedi.
La giovane vittima ha chiesto aiuto al “112” e una volta arrivati sul posto, i militari hanno raccolto la descrizione dei rapinatori, dando inizio a una battuta di ricerche in tutta la zona. Una delle pattuglie impiegate ha rintracciato un gruppo di cittadini egiziani in via Appia. Tre di questi sono stati anche riconosciuti dal 16enne, quali autori della rapina. Un quarto ragazzo, sempre egiziano, di 19 anni, che è stato trovato in loro compagnia, è stato invece arrestato: anch’egli con precedenti, da una verifica in banca dati, è risultato gravato da un ordine di carcerazione - emesso dalla Procura della Repubblica di Roma lo scorso 22 giugno – per cui deve scontare una pena di 2 anni, 11 mesi e 20 giorni di reclusione per rapina aggravata. Il 19enne è stato ammanettato e portato in caserma, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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