Riapre la stagione venatoria: ecco i consigli dei carabinieri forestali per una caccia rispettosa delle regole

Riapre la stagione venatoria: ecco i consigli dei carabinieri forestali per una caccia rispettosa delle regole
di Ebe Pierini
Venerdì 15 Settembre 2017, 21:47
3 Minuti di Lettura
Domenica riapre la stagione venatoria ed i carabinieri forestale enunciano i consigli per una caccia rispettosa delle regole. Innanzitutto mai cacciare, per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi. Poi è necessario controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell'equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull'uso e sul trasporto dei mezzi di caccia. I cacciatori devono verificare la regolarità dei documenti necessari per l'esercizio venatorio come porto d'armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale. Essenziale provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia e dai comprensori alpini, previsti dalle rispettive normative regionali. Bisogna inoltre accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi e aree protette o di altre zone all'interno delle quali è assolutamente vietata la caccia. É necessario documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate zona a protezione speciale, all'interno delle quali l'attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nei vari calendari venatori, e alle zone umide, dove si ha l'obbligo di utilizzare munizioni con pallini non tossici. Poi si debbono conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta funghi o di altri prodotti delle zone boscate. Chi caccia deve essere sempre certo delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio. La selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta. Altra regola fondamentale: il rispettare delle distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro nonché appostamenti di caccia fissi o temporanei. Anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa. I cacciatori devono rispettare sempre l'ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce e devono ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori ausiliari della stagione di caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali. Si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole.

Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha ordinato ai reparti territoriali e alla specialità forestale, che conta su 83 gruppi e circa 1000 tra comandi stazione e Nuclei Tutela Biodiversità, di intensificare le operazioni di controllo sull’attività venatoria e soprattutto quelle di prevenzione e contrasto al bracconaggio. Recentemente la normativa sulla caccia è stata modificata per quanto riguarda i munizionamenti e le importazioni di specie selvatiche dall’estero. Il martedì e il venerdì non si può cacciare, mentre per i restanti cinque giorni della settimana se ne dovranno sceglierne al massimo tre. Il serbatoio dei fucili a canna liscia può contenere solo due colpi, mentre la carabina per la caccia al cinghiale, ne potrà contenere fino a cinque. Vietati l'utilizzo delle reti da uccellagione e la cattura degli uccelli in natura da utilizzare come richiami vivi mentre continua a essere legittimo l’eventuale uso di volatili da allevamento.

La sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali controllerà il corretto esercizio dell'attività venatoria e svolgerà indagini relative al traffico di fauna selvatica, animali da reddito e d’affezione e contro il maltrattamento animale. L'opera di vigilanza sul territorio svolta dai carabinieri verrà intensificata per prevenire gli incidenti e reprimere gli episodi di bracconaggio. Nel corso del 2016 sono stati 681 i reati in materia. Le persone denunciate sono state 465.  Otto gli arresti e 83 le perquisizioni effettuate. Sono stati accertati, inoltre, oltre 1.568 illeciti amministrativi per un importo totale delle sanzioni notificate pari a circa 221.206,76 euro.  Nel 1° semestre del 2017 invece i reati accertati sono stati 233, con 159 persone denunciate, 4 arrestate e 35 perquisizioni effettuate . Gli illeciti amministrativi sono stati 498 per un importo totale di 64.117,58 euro. Per informazioni più dettagliate i cacciatori potranno rivolgersi ai gruppi Carabinieri Forestale e ai comandi stazione forestale dislocati su tutto il territorio nazionale o chiamare il numero gratuito di Emergenza Ambientale 1515 a disposizione di tutti i cittadini 24 ore su 24.

 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA