Follia al ristorante a Reggio, aspettano troppo per pagare il conto e aggrediscono una famiglia in fila alla cassa: «Vi uccidiamo»

Follia al ristorante a Reggio, aspettano troppo per pagare il conto e aggrediscono una famiglia in fila alla cassa: «Vi uccidiamo»
Follia al ristorante a Reggio, aspettano troppo per pagare il conto e aggrediscono una famiglia in fila alla cassa: «Vi uccidiamo»
Domenica 23 Aprile 2023, 08:12 - Ultimo agg. 24 Aprile, 09:25
3 Minuti di Lettura

Aspettano troppo tempo per pagare il conto al ristorante e aggrediscono una famiglia che era con loro in fila alla cassa. E' l'incredibile storia accaduta in un locale di Ventasso, in provincia di Reggio Emilia. Due uomini di 35 e 37 anni sono stati denunciati per violenza privata, minaccia e lesioni personali. Per futili motivi, probabilmente correlati all'attesa per il pagamento del conto in ristorante, hanno aggredito, prima verbalmente e poi fisicamente, una famiglia composta da marito, moglie e figlio mentre si trovavano in fila, in attesa di pagare il conto, davanti al bancone del locale.

Usa, assomiglia al compagno di cella ed esce dal carcere al posto suo. Il post della polizia: «Errore nostro, Brian Roman è evaso»

Cosa è successo

Nella tarda serata dello scorso 2 aprile una famiglia che si trovava in un ristorante - pizzeria di Ventasso per trascorrere una tranquilla serata si è imbattuta nei due aggressori.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Ramiseto sulla scorta della denuncia presentata dalle vittime, dalle testimonianze acquisite e dalla visione dei filmati della videosorveglianza del locale, al termine della cena, l'uomo si è diretto alla cassa per pagare il conto della cena. Durante l'attesa uno dei due presunti aggressori, che si trovava al bancone del bar, a seguito di un diverbio nato per futili motivi, forse spazientito dall'attesa per il pagamento, ha iniziato a insultarlo per poi avvicinarsi e spingerlo con violenza tanto da farlo cadere a terra all'indietro procurandogli traumi poi giudicati giudicata dai sanitari dell'ospedale di Castelnovo né Monti con una prognosi di guarigione complessiva di 37 giorni.

Le minacce

Violenze fisiche accompagnate da gravi minacce del tipo «Ti stacco la testa», «io ti uccido» etc. La moglie e il figlio della vittima, intervenuti in sua difesa, hanno chiesto all'aggressore di fermarsi ma l'uomo, per tutta risposta, ha afferrato una sedia minacciando di utilizzarla contro tutta la famiglia. È stato questo il momento in cui sarebbe intervenuto un amico dell'aggressore che si è scagliato contro madre e figlio spintonandoli e afferrandoli bruscamente per le braccia, mentre il padre chiamava il 112 per richiedere l'intervento di una pattuglia dei carabinieri. I due aggressori appreso che da lì a poco sarebbero giunti sul posto i militari sono scappati. I Carabinieri di Ramiseto intervenuti sul posto dopo aver appreso dell'accaduto avviavano le indagini per risalire alla identificazione dei due aggressori che si erano dileguati. A carico dei due i Carabinieri di Ramiseto, dopo la ricostruzione dei fatti, acquisivano elementi circa la loro presunta responsabilità in ordine ai reati ravvisati di violenza privata, minaccia e lesioni personali in concorso per le cui ipotesi venivano denunciati alla Procura reggiana. A seguito dei fatti nei confronti del 35enne, intestatario di armi legalmente detenute, i carabinieri di Ramiseto procedevano in via cautelare al ritiro delle armi e del titolo autorizzativo avviando l'iter amministrativo per i conseguenti provvedimenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA