Ristori, beffati alberghi e catering, neanche un euro di aiuti

Ristori, beffati alberghi e catering, neanche un euro di aiuti
Ristori, beffati alberghi e catering, neanche un euro di aiuti
di Roberta Amoruso
Domenica 20 Dicembre 2020, 08:01 - Ultimo agg. 08:16
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Quei 645 milioni di ristori sono «l'ultima offesa» per 300.000 imprese, bar e ristoranti in testa, danneggiate dal lockdown di Natale deciso dal governo che potranno avere 3.000 euro a testa, dopo aver già perso oltre 33 miliardi su 86 complessivi. «Ci cancellano», fa sapere Confcommercio. Ma per altre imprese, comunque fortemente colpite, come alberghi e terme, non c'è nemmeno quello. «Una beffa». Anche per il comparto catering, di fatto escluso da ristori che non prenderebbero in considerazione le attività con fatturati superiori ai 5 milioni.

Nessuno in fondo, tra Federalberghi, Federterme o la associazioni che rappresentano il catering, discutono le restrizione forzate.

Ma serviva una strategia chiara. Le imprese chiedono al governo una visione di medio-lungo periodo che possa davvero dare un futuro al turismo. «Manca una visione sul settore, oltre che la programmazione di strumenti di lungo periodo», spiega al Messaggero, Massimo Caputi, presidente di Federterme. Stiamo pagando «la mancanza di un forte Ministero del Turismo». Guardare all'orizzonte del 2023 vuol dire poi per Caputi scommettere su un provvedimento strutturale come il Bond Turismo a 20 anni sostenuto da tutte le Associazioni alberghiere. Anche i prestiti con garanzia pubblica sembrano poco tagliati per il settore: «I finanziamenti garantiti da MCC a 6 anni 6 non paiono oggi rimborsabili dalla aziende alberghiere che prima del 2023 non vedranno la luce».

Quanto al vuoto dei ristori, non è che «una beffa clamorosa», per il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. In un anno normale, tra Natale e l'Epifania si sarebbero messi in viaggio più di 18 milioni di italiani, attivando un giro d'affari di circa 13 miliardi, che interessa tutte le componenti della vacanza: non solo alberghi ma anche trasporti, divertimenti e cibo.

Durante il lockdown l'Istat ha registrato un calo del fatturato dei servizi di alloggio del 39,1%. Poi, il calo delle presenze turistiche, secondo il centro studi di Federalberghi, è stato del 60,9% a ottobre, ed è schizzato a -80,9% a novembre. A dicembre «saremo fortunati se ci sarà il 10% delle presenze del 2019», annota Bocca. 

Intanto, il 2021 porterà una nuova tranche di bonus e agevolazioni stando alla raffica di emendamenti anti-crisi alla manovra approvati in Commissione Bilancio. Arriva, dunque, il taglio dell'Iva al 10%, per le consegne a casa dei piatti pronti e per chi fa servizio di take away. Ma c'è il via libera al bonus acqua: mille euro a famiglia per cambiare i rubinetti e le docce e risparmiare un bene prezioso. Oltre agli incentivi per le auto green, che hanno incluso gli euro 6 e varranno fino a giugno 2021, arriva anche un bonus ad hoc solo per i veicoli elettrici: pensato per chi ha un reddito Isee sotto 30 mila euro mette in campo un contributo del 40% (tetto massimo di spesa 30 mila euro).

Con l'obiettivo di dare fiato ad un altro dei settori in maggior sofferenza, ha incassato l'ok anche lo stop alla prima rata Imu per il turismo e lo spettacolo. I tour operator e le agenzie di viaggio invece potranno contare su un credito di imposta del 60%. Il mondo delle partite Iva avrà poi un anno bianco: niente contributi previdenziali per chi guadagna meno di 50 mila euro e ha registrato una perdita di fatturato del 33%. Non solo, arriva un antipasto di quello che potrebbe essere un cambio di passo nel welfare italiano: anche gli autonomi infatti potranno chiedere la cig (la misura vale solo sei mesi). 

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Ci sono poi 50 milioni il rientro al lavoro delle neomamme. E sale a 10 giorni il congedo per i papà. Mentre arriva a un assegno da 500 euro per le mamme single con figli disabili. Stop per due mesi ai versamenti di ritenute, Iva, tasse e contributi per federazioni enti e società sportive. E, infine, via a detrazioni di spese veterinarie fino a 550 euro all'anno.
 

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