Roma, rissa choc a Valle Aurelia: il 50enne Michael Lee ucciso in mezzo alla gente. Il killer è scappato

Ha prima litigato con un gruppo di persone, poi è rimasto faccia a faccia con l'assassino

Roma, uomo accoltellato in strada: muore 50enne. È caccia all'assassino
Roma, uomo accoltellato in strada: muore 50enne. È caccia all'assassino
Domenica 19 Febbraio 2023, 21:33 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 14:41
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Prima la lite tra spintoni e botte. Poi l'arma, un coltello, che affonda e uccide. Ancora una violenta aggressione nella Capitale: ieri sera intorno alle 18,30 l'allarme è scattato in via Anastasio II, nel piazzale di accesso alla stazione Valle Aurelia. A chiamare i soccorsi sono stati i passanti quando hanno visto l'uomo accasciato a terra in una pozza di sangue. In una manciata di minuti sono così arrivati i sanitari del 118. Ma nonostante i ripetuti tentativi di salvargli la vita non c'è stato nulla da fare: Michael Lee, 50enne straniero di origini filippine da tempo in Italia, è deceduto alle 18.48. A ucciderlo, da un primo esame esterno, è stata una coltellata all'addome. Sul caso indagano gli investigatori della Squadra Mobile ora a caccia dell'assassino. Sul posto è intervenuta anche una squadra della polizia Scientifica: gli agenti hanno proceduto con il sequestro del piazzale dove si è consumato il delitto e quindi hanno proceduto con i rilievi scientifici.

L'AGGRESSIONE

Gli investigatori hanno raccolto intanto i racconti dei passanti, diventati testimoni della lite. Da quanto ricostruito la lite sarebbe scoppiata prima tra un gruppo di persone, due uomini e due donne, che si è poi allontanato. La vittima sarebbe rimasta faccia a faccia con il suo assassino che al culmine della discussione avrebbe estratto il coltello ferendolo mortalmente. Un colpo secco all'addome. E mentre Michael Lee si accasciava a terra, il killer fuggiva via. «Abbiamo sentito delle grida, poi due uomini che hanno iniziato a spintonarsi fino a quando uno è caduto a terra e l'altro è scappato via.

Erano tutti stranieri, tutti filippini. Anche l'uomo armato di coltello. È accaduto tutto in pochissimi istanti non abbiamo potuto fare nulla per quel poveretto» hanno riferito i testimoni ancora sotto choc ai poliziotti.

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Alcuni testimoni avrebbero riferito inoltre di aver visto l'assassino imboccare le scale della stazione. E proprio da lì sarebbero partite le ricerche che si sono allargate all'Aurelio e ai quadranti limitrofi.

LE INDAGINI

Le indagini si stanno intanto concentrando sulle conoscenze della vittima. Dalle prime informazioni Michael Lee sarebbe nato a Firenze e per motivi di lavoro si sarebbe trasferito nella Capitale dove viveva già da tempo. È stato quindi sequestrato anche il suo cellulare: l'obbiettivo è accertare dai tabulati telefonici e dalla messaggeria se il 50enne ieri nel tardo pomeriggio avesse fissato un appuntamento, forse con il suo assassino. Ma nessuna ipotesi è esclusa per i poliziotti e le ricerche si stanno già allargando. Già da ieri sera sono state sequestrate le immagini di video sorveglianza della stazione e delle strade limitrofe. Gli agenti stanno visionando i fotogrammi a caccia di indizi per risalire all'identità del fuggitivo e dei complici.

IL PRECEDENTE

Ancora una violenta aggressione nelle vicinanze di una stazione: il 5 febbraio l'allarme era scattato in via Giolitti, a una manciata di metri dalla stazione Termini. La vittima, Arturo Luca Battisti, 46enne originario di Milano, era stato accoltellato da tre senza fissa dimora durante un tentativo di rapina: la banda era scappata via con un bottino di 20 euro. Prontamente soccorso, era arrivato in condizioni disperate al Policlinico Umberto I dove è rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva per una settimana. Intanto i poliziotti avevano chiuso il cerchio intorno agli autori della rapina: tre stranieri di origini marocchine, senza fissa dimora, tra i 18 e i 40 anni. Sono stati arrestati poche ore dopo l'aggressione, individuati attraverso le immagini delle telecamere di video sorveglianza tra la stazione e via Giolitti. L'accusa per gli arrestati è di tentato omicidio in concorso e rapina aggravata: il pm Francesco Basentini aveva chiesto la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere.

 

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