Roma, anziani rimasti soli piangono disperati: i poliziotti gli cucinano la cena

Roma, anziani rimasti soli piangono disperati: i poliziotti gli cucinano la cena
di Paola Vuolo
Giovedì 4 Agosto 2016, 16:18 - Ultimo agg. 5 Agosto, 12:24
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La disperazione di sentirsi soli al mondo e dimenticati da tutti, a volte, si può superare con un gesto semplice come quello di qualcuno che cucina per te un piatto di spaghetti. E' quello che è successo a Jole e Michele, 89 anni lei, 94 lui, da una vita insieme. Da tempo nessuno bussa più alla porta del loro appartamento all'Appio, da troppo non scambiano una parola con nessuno. Sono solo loro due, in quella casa che ora all'improvviso sembra troppo grande e vuota. Sarà che dalla strada non arriva nemmeno il rumore del traffico, sarà perché i vicini sono partiti per le vacanze, Jole e Michele non riescono più a fingere di bastare l'uno all'altra e si tormentano.

Urlano e piangono forte, vogliono che qualcuno si accorga che ci sono ancora, che esistono. Le grida della coppia arrivano fin dentro un appartamento del palazzo di fronte, i proprietari chiamano la polizia. Gli agenti Andrea, Alessandro, Ernesto e Mirko sono di pattuglia nei paraggi, si precipitano all'indirizzo segnalato dalla centrale certi di trovarsi di fronte a un'aggressione o una rapina. Ma quando arrivano in casa di Jole e Michele trovano solo i due anziani in lacrime che hanno un attacco di panico. I poliziotti chiamano il 118, ma prima che arrivi l'ambulanza si mettono ai fornelli e preparano spaghetti al burro. Jole e Michele piangono ancora, ma di gioia, non sono più soli e degli estranei si sono preoccupati per loro. Era tutto quello che chiedevano e non osavano sperare.