Roma, fidanzati killer condannati a 10 e 7 anni in appello: attirarono in trappola un uomo per ucciderlo

Roma, fidanzati killer condannati a 10 e 7 anni in appello: attirarono in trappola un uomo per ucciderlo
Roma, fidanzati killer condannati a 10 e 7 anni in appello: attirarono in trappola un uomo per ucciderlo
Mercoledì 13 Novembre 2019, 16:51 - Ultimo agg. 20:45
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Erano accusati di aver attirato in una trappola un uomo del Bangladesh a Ostia (Roma), di averlo rapinato e poi ucciso. Per questo una coppia di 21 anni, Niko Caldiero e Naomi Caruso, sono stati condannati in appello rispettivamente a 10 anni e a 7 anni e 2 mesi la seconda per omicidio preterintenzionale, rapina ed estorsione. La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d'assise d'appello di Roma, con lieve riduzione rispetto alla decisione di primo grado pronunciata all'esito del rito abbreviato (Caldiero fu condannato dal gup a 14 anni, Caruso a 10 anni e due mesi).

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I fatti risalivano al 2017. Le indagini partirono dopo il soccorso in strada a Ostia di Milon Sayal, 33enne originario del Bangladesh, poi deceduto al San Camillo per un esteso ematoma cranico. Dopo accertamenti svolti anche grazie all'aiuto della comunità bengalese emerse che Sayal era andato a Ostia dopo avere contattato telefonicamente una giovane donna, probabilmente individuata attraverso un sito internet di incontri amorosi. La donna era l'esca per la trappola mortale: così la mattina dell'8 ottobre 2017, ad aspettarlo c'erano la donna e il  fidanzato che lo aggredrì brutalmente a pugni per rapinarlo.

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Alla violenta aggressione seguì il decesso del bengalese. La coppia sottoposta a misura cautelare per concorso in rapina aggravata e omicidio preterintenzionale, è stato scoperto che aveva commesso altri reati: avevano picchiato su un bus una persona per strapparle la catenina d'oro, ma avevano anche minacciato un uomo che aveva avuto un rapporto occasionale avuto con l'imputata, con la costrizione della consegna a più riprese di denaro. 

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