Alessio Zangrilli, ritrovato nel Tevere a Roma il cadavere del pugile scomparso lo scorso 10 ottobre

Roma, il cadavere trovato nel Tevere: è del pugile Alessio Zangrilli
Roma, il cadavere trovato nel Tevere: è del pugile Alessio Zangrilli
Giovedì 4 Novembre 2021, 09:07 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 03:29
3 Minuti di Lettura

Si concludono nel peggiore dei modi le ricerche di Alessio Zangrilli, il pugile romano 35enne scomparso da casa a metà ottobre. Il suo corpo è stato trovato stamattina nel fiume Tevere a Roma. L'alllarme è scattato poco prima delle 7 quando, all'altezza di ponte Milvio, è stato avvistato un cadavere galleggiare in acqua spinto dalla corrente. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, poliziotti delle volanti e del commissariato Borgo. Il corpo è stato recuperato poco dopo all'altezza di Ponte d'Aosta nei pressi dello stadio Olimpico. Era regolarmente vestito e in tasca aveva i documenti. Non sarebbero stati trovati segni evidenti di violenza, ma si attende l'esito dell'autopsia per stabilire con esattezza le cause della morte.

Ritrovato nel Tevere, il corpo senza vita della maestra Brunilde Pace. Era scomparsa l'11 settembre

Dai primi accertamenti risulta che il corpo fosse in acqua da almeno una settimana.

Di Alessio non si avevano più notizie da domenica 10 ottobre. Quel giorno si è allontanato dalla casa in cui viveva con la madre Virginia, in zona San Basilio, alla periferia della Capitale e nessuno era più riuscito a rintracciarlo. Della sua scomparsa si è occupata anche la trasmissione «Chi l'ha visto?» dove la mamma ha lanciato più di un appello nelle scorse settimane. Per lui si è mobilitato anche il campione di pugilato Clemente Russo che nei giorni scorsi aveva lanciato un messaggio attraverso la trasmissione: «Rialzati, torna a casa» aveva detto invitandolo anche ad allenarsi con lui. Alessio, 35enne con la passione per il pugilato, si allenava alla palestra popolare di San Lorenzo.

Aveva disputato una cinquantina di match e sognava di diventare un campione della boxe. Tutti lo chiamavano Zangra e lo descrivevano come un ragazzo sorridente. Recentemente stava attraversando, però, un periodo difficile. Nelle ultime settimane sembrava diverso ed era apparso più silenzioso. La mamma a «Chi l'ha visto?» aveva raccontato che a causa del Covid aveva perso un lavoretto che aveva trovato. Forse potrebbe essere stata questa una delle cause del suo recente malessere. Rimane da chiarire cosa gli sia accaduto. Sulla vicenda indaga la polizia. Si attende l'esito dell'autopsia che dovrebbe essere effettuata nei prossimi giorni.

Precipita per un selfie da ponte Garibaldi, il racconto degli amici: «È stato un attimo, non abbiamo potuto salvarlo». Al vaglio gli scatti dei cellulari

© RIPRODUZIONE RISERVATA