Roma, ragazza elemosina cibo dal ristorante cinese. Una passante la accontenta: «Conto da 22 euro, per me è una truffa»

La giovane prima ha chiesto l'elemosina, poi sono finiti al ristorante: cosa e successo

Roma, ragazza elemosina cibo dal ristorante cinese. Una passante la accontenta: «Conto da 22 euro, per me è una truffa»
Roma, ragazza elemosina cibo dal ristorante cinese. Una passante la accontenta: «Conto da 22 euro, per me è una truffa»
di Maria Longobardi
Giovedì 23 Febbraio 2023, 17:33 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 07:26
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Un gesto di beneficenza che potrebbe nascondere una truffaUn sospetto complotto tra una ragazza non abbiente e la proprietaria di un ristorante cinese, a Roma. A raccontarlo è una donna, imbattutasi in una ragazza straniera che elemosinava denaro all’uscita di un supermercato nei pressi del locale in zona Tuscolana. Dopo un iniziale e poco deciso rifiuto della donna a fornirle una propria offerta pecuniaria, la ragazza cambia le carte “in tavola”, domandandole un piatto di pasta o dei vestiti usati. La ragazza vittima della truffa opta per un pasto caldo.

Elemosina davanti al ristorante cinese: truffa o ingenuità?

Acconsentendo alla nuova richiesta, la ragazza ha seguito la bisognosa nel ristorante cinese all’angolo, ma alla fine è stata "costretta" a pagare il conto. «Ho pagato 22 euro per quattro piatti, di cui la ragazza sapeva i nomi a memoria.

Mi è sembrata una truffa architettata con la proprietaria». La "vittima" è stata minacciata e aggredita verbalmente.

Alla fine la truffa qual è stata? Dalla possibilità di dare una piccola mancia a quella di sedersi a tavola. Ingenua la vittima a credere nella buona fede di chiedeva l'elemosina e solita storia dei giorni nostri: troppa gente che cerca di truffare persone perbene, spesso intente ad aiutare il prossimo.

Dunque, cosa è successo poi? Con il passare del tempo, l’ordinazione è divenuta più ricca rispetto agli accordi iniziali. Stando a quanto affermato dalla ragazza, le pietanze sono arrivate senza il suo consenso e sarebbero state poi recapitate ai figli della straniera. La domanda finale è sempre la stessa: truffa o ingenuità?

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