Roma, la grande fuga dai mezzi pubblici: «In strada 230 mila auto in più»

Roma, la grande fuga dai mezzi pubblici: «In strada 230 mila auto in più»
Roma, la grande fuga dai mezzi pubblici: «In strada 230 mila auto in più»
di Lorenzo De Cicco
Venerdì 8 Maggio 2020, 08:59 - Ultimo agg. 18:08
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Riecco l'ingorgo: con l'avvio della fase 2, nelle strade dell'Urbe si sono riversate 230 mila auto in più rispetto al periodo del lockdown. Non si è ancora tornati ai livelli dell'era pre-Covid (in media circola il 60% delle vetture di una giornata normale), ma con l'allentamento dei divieti, i controlli soft di questo scampolo di settimana e la riapertura di migliaia di attività, in tanti hanno ripreso a spostarsi in macchina. Risultato: le auto in movimento rilevate nella Capitale sono quasi raddoppiate, +72%, se messe a confronto con i giorni più duri dell'emergenza. Decisamente preferite, le quattro ruote, ai mezzi pubblici, che stanno trasportando il 16% dei passeggeri abituali. I dati sono annotati in uno studio dell'Agenzia della Mobilità. «Con la riattivazione di molte imprese era fisiologico un aumento degli spostamenti - spiega Stefano Brinchi, presidente e ad dell'agenzia - Il dato del trasporto privato è anche dovuto alla paura del contatto sociale: molti preferiscono l'auto». E rigettano l'idea di salire sui bus dove non è sempre facile mantenere le distanze. «Ma a breve - aggiunge Brinchi - aumenteremo le alternative di mobilità sostenibile, a cominciare dalle ciclabili transitorie».

Lo studio prende in esame i numeri del 4 maggio, primo giorno della fase 2, e quelli del 24 marzo, pieno lockdown. Lo scarto tra le due date è di 230mila auto: 318mila nella fase 1, 548mila nella fase 2. Una crescita del 72%. Ma non siamo ancora, si diceva, ai livelli pre-virus: il 6 febbraio circolavano 844mila veicoli. Guardando i flussi di traffico delle centraline, la curva è più alta in via Tuscolana, via Togliatti, viale Marconi, Arco di Travertino. Meno numerosi gli spostamenti sulla Prenestina o sulla Colombo. Aumentano anche i mezzi pesanti: rispetto al periodo ante-Covid, si è passati da una riduzione del 40% nella fase 1 a una del 25% nella fase 2.

In pochi hanno ripreso a viaggiare sui mezzi pubblici. Ai tornelli della metro, la media prima dell'emergenza era di 750mila passaggi al giorno. Il 4 maggio, erano l'84% in meno, ma durante il lockdown si era arrivati a -95%. Sembra aumentato, di molto, il numero di persone a passeggio, ma non in Centro storico: nel cuore di Roma, i pedoni sono l'87% in meno di febbraio, anche se in leggera crescita rispetto alla fase 1, quando la diminuzione era stata del 95%.

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«I risultati ottenuti grazie ai nostri modelli - riprende il presidente di Roma Servizi per la Mobilità, Brinchi- consentiranno di effettuare, anche con i dati raccolti nei prossimi giorni, previsioni ancora più precise e sarà possibile intervenire in modo tempestivo con eventuali azioni correttive».

In Campidoglio si guarda al 18 maggio, alla riapertura dei negozi. L'Agenzia sta elaborando nuovi scenari di traffico insieme agli esperti delle università La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e con il centro studi Sony Computer Science Lab. «L'isolamento imposto dall'epidemia non ha precedenti per la mobilità e ha richiesto di affrontare nuovi problemi nella gestione del sistema dei trasporti», spiegano i docenti di Ingegneria dei trasporti e Fisica delle tre università romane Ernesto Cipriani, Umberto Crisalli, Gaetano Fusco e Vittorio Loreto. Il sistema di monitoraggio messo in pratica, aggiungono, «ha alimentato i modelli matematici con i quali è possibile effettuare previsioni sulla rete di trasporto, anche in situazioni molto diverse da quella abituale».
 

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