Roma, il livello del Tevere tende a calare ma l'allerta rimane. Evacuate 54 famiglie a Riano per una frana. Esercito a Fiumicino

Roma, il livello del Tevere tende a calare ma l'allerta rimane. Evacuate 54 famiglie a Riano per una frana. Esercito a Fiumicino
Domenica 2 Febbraio 2014, 14:52 - Ultimo agg. 22:27
10 Minuti di Lettura
A causa della frana di una collinetta a pochi metri dal centro abitato, il comune di Riano, a pochi chilometri da Roma, ha deciso di evacuare 54 famiglie, per un totale di 130-150 persone che sono state ospitate nella Cittadella Ecumenica di Taddeide.

«Sul posto sono arrivati i geologi della Regione - spiega il vicesindaco, Italo Arcuri - che stanno monitorando la situazione del terreno. Ci sono anche altre abitazioni a rischio e non è escluso che altre persone possano essere evacuate».



A Riano lunedì e martedì le scuole resteranno chiuse. «A causa dell'ondata di maltempo che si è abbattuta anche su Riano e che ha provocato situazioni franose di forte entità, che hanno di fatto interrotto la normale viabilità tra le frazioni del paese e che hanno reso necessario sgomberare 150 persone dalle loro abitazioni - afferma in un comunicato Nicola Tatulli, assessore ai lavori pubblici - le scuole di Riano, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse domani, lunedì 3, e martedì 4 febbraio». «Le persistenti piogge - continua Tatulli - tengono alto l'allarme e le previsioni preoccupano. Stiamo predisponendo nuove ordinanze di sgomberi e stiamo seguendo con attenzione l'evolversi della situazione. Stiamo lavorando in costante contatto con la Protezione Civile ed i Vigili del fuoco per rimuovere gli ostacoli maggiori e ripristinare la normale viabilità».



L'esercito a Fiumicino Il prefetto di Roma invia, su richiesta del sindaco Esterino Montino e dei vigili del fuoco, forze militari dell'esercito a Fiumicino, muniti di idrovore per cercare di liberare la zona dall'acqua. In particolare i militari, una ventina in tutto, andranno a Isola Sacra, la zona più colpita dal nubifragio di questi giorni. Lavoreranno tutta la notte e forse anche domani. Dopo il nubifragio di venerdi scorso, al terzo giorno di emergenza a Fiumicino dove ora le maggiori preoccupazioni sono puntate sulla zona dell'Isola Sacra, compresa tra la foce minore e maggiore del Tevere e piena di canali di bonifica, gonfi d'acqua.



Qui l'area, la più popolosa del comune, convive da sempre con il rischio idrogeologico, oggetto di dibattito pluriennale, e che sempre più ormai deve fare i conti con l'aumento demografico e di insediamenti abitativi. L'eccezionale evento meteo ha ora fatto emergere il problema come mai negli ultimi decenni si era vissuto. Da tre giorni, decine di strade, terreni, campi agricoli, e centinaia di abitazioni, con molte persone di fatto intrappolate che chiedono aiuto, sono invase dall'acqua, che a fatica o quasi per nulla si riesce a sversare fuori. E per domani il sindaco Esterino Montino ha deciso la chiusura di tutte le scuole del comune.



La Giunta, riunita oggi in seduta straordinaria, ha ufficializzato inoltre la richiesta di calamità naturale. Con la ripresa insistente della pioggia, la situazione è peggiorata perchè moltissime palazzine sono imboccate direttamente sulla rete della fogna dell'acqua nera, che naturalmente è entrata in tilt. E ovviamente il livello straordinario di piovosità ha riempito tutti i canali. L'urgenza è quindi ora quella di diminuire il livello dei canali di bonifica per poter poi levare l'acqua dalle strade e dalle abitazioni. Inoltre, se non si abbassa la falda, i terreni non assorbono acqua che ristagna e risulta complicato sversare acqua da dentro le case. «Ho fatto presente la situazione, che sta peggiorando, al Prefetto Pecoraro ed alla Protezione Civile Regionale - riferisce Montino - risulta complicato riuscire a far calare l'acqua dai canali, nonostante le pompe in azione. Ho Quindi fatto presente che, risultando difficile reperire ulteriori supporti di vigili del fuoco e di protezione civile, possa essere necessario l'intervento del Genio dell'Esercito».



La stazione di pompaggio del Consorzio di Bonifica a Isola Sacra sta pompando ininterrottamente 2700 litri al secondo, pari a quasi tre metri cubi d'acqua al secondo, da Isola Sacra sotto a via della Fiumara e in Darsena, portando dunque l'acqua in mare. In azione ci sono anche altre pompe da sei mila litri al minuto. Le situazioni più critiche permangono in via Trincea delle Frasche, in via Debeli, in via Buccarelli, in via Valderoa, angolo via Moccia, in via Foscolo Montini e nelle zone limitrofe. «La situazione in via Montanari a Le Vignole è migliorata - aggiunge Montino - a Fregene, Focene e Maccarese la situazione è sotto controllo».



Intanto proseguono le critiche dell'opposizione e di molti cittadini sulla gestione dei soccorsi: «Servivano da subito pompe aggiuntive - afferma il Pdl - il sindaco obblighii il Consorzio di Bonifica a sollevare più acqua con l'ausilio di pompe che aspirano non poche centinaia, ma diverse migliaia di litri al minuto. Inoltre andrebbero precettate tutte le imprese delle manutenzioni stradali ed edilizie e quelle appaltatrici di opere pubbliche comunali per farle intervenire con le idrovore di cui sicuramente dispongono per dislocarle nelle molte zone non ancora raggiunte dagli operatori della Protezione Civile».




Il prefetto:
meglio non recarsi a Roma «Anche per domani è prevista pioggia, anche se moderata, che va ad aggiungersi a quella caduta oggi. Dati gli eventuali problemi di mobilità, si consiglia di recarsi a Roma solo per stretta necessità». Lo afferma il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, facendo il punto sull'emergenza maltempo che sta colpendo la Capitale.



Allerta Tevere a Roma Il Tevere resta sotto osservazione a Roma dopo il passaggio della piena ieri sera.



In diversi punti il livello del fiume è ancora alto e le autorità non hanno dichiarato la fine dell'emergenza. La situazione appare sostanzialmente regolare considerando le condizioni meteo degli ultimi giorni, secondo i vigili del fuoco: i problemi maggiori nella zona a nord della capitale - Prima Porta, Castelnuovo, Capena - e a sud - Acilia, Casalpalocco, Fiumicino - nelle quali non si riesce a far defluire l'acqua e molte strade e case sono ancora allagate.




Dai dati comunicati dal Centro Funzionale Regionale alle ore 11.30, la stazione di Ripetta registrava un'altezza di 12,08 metri, con tendenza alla diminuzione. Fino a cessate esigenze, tutti gli accessi alle banchine rimangono chiusi.



Roma sud «Continuano i presidi operativi coordinati dalla Protezione Civile di Roma Capitale su tutto il territorio romano. A supporto delle squadre, autocarri equipaggiati con motopompe, elettropompe, autobotti ad aspirazione, Canaljet per la disostruzione di fognature, tombini e bocche di lupo, oltre a ponti sviluppatori. Duecento gli interventi effettuati dalla serata di ieri fino alle prime ore di questa mattina in particolare nelle zone di Piana del Sole, Ostia Antica, e nel quadrante nord della Città». A comunicarlo una nota della Protezione Civile di Roma Capitale.



«Durante la notte - continua la nota - si è verificato uno smottamento lungo via della Giustiniana, all'altezza del km.9,2 (zona Prima Porta). Sul posto sono intervenuti gli operatori della Protezione Civile e della Polizia Locale di Roma Capitale. La strada è stata parzialmente chiusa ed è stato chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco per la valutazione di stabilità del versante. La situazione, per quanto presenti ancora delle criticità, è sotto controllo: la viabilità è stata ripristinata già nelle prime ore di questa mattina e la Protezione Civile, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, sta provvedendo all'ospitalità e all'assistenza delle famiglie, con la distribuzione dei pasti.
Proseguono, intanto, le attività di protezione delle abitazioni in via Frassineto, con la posa di sacchetti di sabbia. «Difficoltà legate in particolare agli allagamenti permangono nella zona di Piana del Sole e a Ostia Antica, dove le operazioni di drenaggio dell'acqua sono proseguite per tutta la notte. Sul posto le squadre e i volontari della Protezione Civile, del Dipartimento Lavori Pubblici (Simu), delle Unità di Crisi Locali che, in particolare, stanno provvedendo allo svuotamento dei piani bassi delle abitazioni, grazie anche al rafforzamento del numero di idrovore di grande portata, messe in "moto" dalla Protezione Civile
».



Gli sfollati Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha visitato questo pomeriggio la parrocchia di Sant'Alfonso Maria Dè Liguori, in via della Giustiniana a Prima Porta. Nella struttura parrocchiale, che si trova nell'epicentro dei fenomeni alluvionali che hanno colpito Roma nelle ultime ore, è stato allestito un ricovero per circa trenta persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazione. In questo momento però gli sfollati sono stati trasferiti in albergo dal comune. A riferirlo è stato lo stesso Marino dopo una visita insieme con il vice sindaco Luigi Nieri. «Qui in parrocchia non c'è più nessuno - ha spiegato Marino - sono stati tutti trasferiti in albergo. Il parroco, molto saggiamente, ha mantenuto operativa la sala dove sono stati trasportati dal comune i letti della Protezione Civile nel caso ci fosse qualcuno che nella notte avesse bisogno di accoglienza. Noi stiamo lavorando perchè tornino a casa il prima possibile». Nella parrocchia, quella che ha ospitato qualche settimana fa Papa Francesco, e dove ieri il pontefice preoccupato per il maltempo ha telefonato al parroco, la vita continua: proprio durante la visita di Marino era in corso un battesimo. Dopo la parrocchia il sindaco ha effettuato dei sopralluoghi nelle aree del circondario di Giustiniana-Prima Porta particolarmente colpite dal maltempo.



Il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone comunica che da questa notte è attivo il centro di accoglienza per tutti coloro che hanno lasciato la propria abitazione, o saranno costretti a farlo, presso il centro sportivo della Guardia di Finanza, in via Croviana all'Infernetto.




Riaperta l'Olimpica «Grazie ai lavori che sono durati tutta la notte è stata riaperta l'Olimpica, chiusa da venerdì scorso a causa di una frana all'altezza della via Cassia. Il transito nei due sensi di marcia avviene su un'unica corsia nel tratto compreso tra Tor di Quinto e la galleria Giovanni XXIII. Code e rallentamenti inevitabili dalla Salaria, in direzione Foro Italico, e da Pineta Sacchetti, direzione Farnesina». Lo dichiarano, in una nota congiunta, Guido Improta, Assessore ai Trasporti e alla Mobilità di Roma Capitale, e Paolo Masini, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie. «Oltre ai tecnici del SIMU-Assessorato ai Lavori Pubblici, dell'Agenzia della Mobilità e alla Comandante del XX Gruppo della Polizia Locale di Roma Capitale desideriamo ringraziare per la collaborazione prestata la società Autostrade per l'Italia, che ha accolto immediatamente la richiesta di affiancare in questo intervento i servizi dell'amministrazione di Roma Capitale impegnati, senza sosta, a fronteggiare i danni causati in città da questa ondata eccezionale di maltempo».



Riprende servizio treni Roma-Viterbo Riprende sull'intera linea Fl3 domani il servizio dei treni locali da Roma a Viterbo, dopo il deragliamento del treno avvenuto venerdì scorso nei pressi del capoluogo della Tuscia a causa di una frana innescata dal nubifragio che si è abbattuto nella zona. Ma il servizio, fa sapere Rfi, sarà al 50%. È stato invece rimosso il convoglio deragliato venerdì.



Domani la programmazione ferroviaria della linea FL3 (Roma - Viterbo) subirà modifiche per effetto dei danni provocati all'infrastruttura ferroviaria dal maltempo degli ultimi giorni, in particolare alla sottostazione elettrica di Ottavia. La nuova offerta commerciale, programmata fino a giovedì 6 febbraio, tempo previsto dai tecnici di RFI per ripristinare la funzionalità della sottostazione elettrica di Ottavia, permetterà di garantire il 50% dei collegamenti rispetto all'offerta feriale prevista. In particolare: i treni della linea FL3 effettueranno tutte le fermate; da Viterbo a Roma: un treno ogni ora; da Cesano a Roma: un treno ogni mezz'ora; da La Storta a San Pietro: due treni navetta diesel ogni ora integreranno l'offerta commerciale; Bracciano: un servizio con autobus integrerà l'offerta ferroviaria; i pullman raggiungeranno sia Ladispoli, da dove i viaggiatori potranno utilizzare la linea FL5 (Roma - Civitavecchia), sia Roma. Fra Viterbo e Capranica, nell'alto Lazio, domani mattina riprenderà regolarmente il traffico ferroviario anche se con limitazioni di velocità nella zona in cui venerdì è sviato un treno che è già stato recuperato. I tecnici di Rf1 hanno ripristinato le condizioni di sicurezza dell'infrastruttura ferroviaria.




Domani scuole aperte nella capitale, ma non a Ostia «Al momento attuale e con i dati che abbiamo a disposizione posso confermare che domani, lunedì 3 febbraio, quasi tutte le scuole della città resteranno aperte». A dichiararlo l'assessore alla Scuola di Roma Capitale, Alessandra Cattoi, che aggiunge: «è chiaro che i dirigenti scolastici e i presidenti dei Municipi hanno la facoltà di predisporre la chiusura di un istituto scolastico nel caso in cui lo valutassero inagibile o irraggiungibile, come già avvenuto venerdì scorso per una decina di edifici». «Roma Capitale - continua Cattoi - è in continuo collegamento con i territori per seguire l'evoluzione della situazione. Dalle prime ore di domani mattina, inoltre, all'apertura delle scuole si effettueranno nuovi sopralluoghi negli istituti per valutare le condizioni delle strutture e l'eventualità di infiltrazioni d'acqua, oltre che per effettuare la pulizia straordinaria.



Scuole chiuse invece domani nel X Municipio di Roma, che comprende Ostia e le zone limitrofe al litorale romano. Lo ha deciso il presidente del municipio, Andrea Tassone, «in considerazione della gravissima situazione» venutasi a creare nel territorio dopo «l'alluvione che ha devastato la città», dello «stato di pericolo in cui si trovano tutte le strade» e per «consentire le verifiche dei plessi scolastici da parte dell' Unità organizzativa tecnica».



Il saluto del Papa «Il mio pensiero affettuoso - ha detto il Papa all'Angelus - va alle care popolazioni di Roma e della Toscana, colpite dalle piogge che hanno provocato allagamenti e inondazioni. Non manchi - ha auspicato - a questi nostri fratelli, che sono nella prova, la nostra solidarietà concreta, la nostra preghiera. Cari fratelli e sorelle, - a braccio - vi sono tanto vicino». Ieri il pontefice, preoccupato per la situazione di Roma Nord, ha telefonato a un parroco per sincerarsi che non ci fossero problemi.



Il vicesindaco «La città ha reagito in modo straordinario all'alluvione. Chi non è stato colpito ha dato ospitalità e assistenza a chi ha dovuto lasciare la propria casa e ha subito dei danni». Lo ha detto il vicesindaco di Roma Luigi Nieri dopo un sopralluogo a Ponte Milvio per verificare il livello del Tevere. «A Prima Porta ad esempio (zona nord della città, ndr) il parroco ha ospitato 30 persone in canonica, tra cui 12 bambini - ha detto Nieri -. Anche la scorsa notte polizia municipale, protezione civile e vigili del fuoco hanno fatto un lavoro straordinario».
© RIPRODUZIONE RISERVATA