Roma, trovato in fin di vita a terra a Colli Aniene: il giallo di Matteo in coma. Gli amici: «Chi sa parli»

Roma, trovato in fin di vita a terra a Colli Aniene: il giallo di Matteo in coma. Gli amici: «Chi sa parli»
Roma, trovato in fin di vita a terra a Colli Aniene: il giallo di Matteo in coma. Gli amici: «Chi sa parli»
di Flaminia Savelli
Lunedì 11 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 10:27
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Ci sono sette minuti di buio nella notte in cui Matteo Valentini, magazziniere di 20 anni, è stato trovato con la testa rotta e in fin di vita lungo viale Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti a Colli Aniene. «Stavo tornando e stavo percorrendo quella stessa strada quando mi sono accorto di quel corpo steso a terra in una pozza di sangue. Era immobile, sembrava morto: è stato terribile. Ma ho avuto la lucidità di chiamare subito l’ambulanza» racconta Gabriele che per primo venerdì sera ha soccorso il ragazzo. Era l’1.22 quando è partita la prima chiamata al 118. Solo sette minuti prima, Matteo aveva mandato un messaggio all’amica con cui aveva trascorso la serata. Cosa sia accaduto in quei pochi istanti, spetta accettarlo ai poliziotti del distretto San Basilio incaricati delle indagini dopo la denuncia di mamma Simona. 

Il giovane è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Sandro Pertini ma da ieri è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva del policlinico Umberto I. «È in coma farmacologico perché ha una profonda ferita alla testa, dalla fronte fino all’orecchio» spiega Andrea, il fratello maggiore. 

Da due giorni veglia il fratello in ospedale e non si dà pace per ciò che è accaduto. «Non riesco a capire, Matteo era uscito con i suoi amici. Una serata tranquilla come sempre. Poi si sono salutati e stava tornando a casa a piedi.

I suoi amici ci stanno dando tutto il sostegno e le informazioni che hanno a disposizione. Il problema è che era da solo» spiega ancora Andrea. Il sospetto è che il ragazzo sia stato aggredito: la profonda ferita alla testa, da un primo esame esterno, sarebbe compatibile con un’arma contudente. 

«Non c’è altra spiegazione» dice il fratello che lancia un appello: «Abbiamo bisogno di informazioni, se qualcuno ha visto qualcosa parli. Per Matteo, per sapere cosa sia accaduto e come sia finito svenuto in strada con la testa aperta da parte a parte». Al momento, sarebbe esclusa la pista di un pirata della strada: «In un primo momento, abbiamo ipotizzato che qualcuno passando con la macchina potesse averlo investito, un pirata della strada per intenderci. Ma le ferite di Matteo sono sulla testa e al viso. Anche secondo i medici, non sarebbero compatibili ma fino a quando il caso non sarà chiuso, non possiamo escludere nulla» precisa Andrea. 

I poliziotti di San Basilio stanno ora indagando: per gli investigatori, nessuna ipotesi è scartata. Ma la svolta nelle indagini è nelle immagini di videosorveglianza lungo viale Sacco e Vanzetti. Nello specifico, ce ne sono due - posizionate su entrambi i lati della strada - che puntano dritte sul luogo dove è stato trovato Matteo. «Siamo certi che in quelle registrazioni ci sia la chiave per risolvere il caso di mio fratello» conclude Andrea: «Lo speriamo perché, in caso contrario, non so davvero come procedere. La speranza è che i poliziotti chiudano il caso o che qualcuno, si faccia avanti e parli».

Nelle prossime ore verranno dunque analizzate e selezionate le immagini degli occhi elettronici. Un lavoro complesso ma grazie alla registrazione della telefonata al 118 e al messaggio inoltrato dal giovane all’amica, è già possibile selezionare l’orario esatto in cui il ragazzo sta attraversando la strada. 

Infine restano i rilievi lungo la strada. Anche in questo caso, spetta agli investigatori procedere con le analisi lungo viale Sacco e Vanzetti. A caccia di indizi per risolvere il giallo e accendere la luce su quei sette minuti di buio. 

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