Roma, dodici rapine in due mesi: svaligiati supermercati e farmacie tra Axa e Infernetto. Tre arresti

Le immagini della telecamera di sorveglianza riprendono uno dei rapinatori che minaccia il farmacista
Le immagini della telecamera di sorveglianza riprendono uno dei rapinatori che minaccia il farmacista
Giovedì 28 Maggio 2020, 10:54 - Ultimo agg. 12:22
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Studiavano il  negozio, la posizione, il percorso con auto e scooter, poi entravano in azione: così tre rapinatori hanno rapinato, tra gennaio e febbraio, dodici negozi tra farmacia, supermercati, tabacchi nelle zone di Acilia, Axa, Palocco, Infernetto. Erano diventati l'incubo per commercianti e residenti: fino a questa, quando sono stati arrestati. Al termine di un'accurata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, i carabinieri della Compagnia di Ostia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre indagati ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso, ricettazione, detenzione e porto di arma comune da sparo, detenzione di arma tipo guerra e porto di arma clandestina.
I rapinatori, tra i mesi di gennaio e febbraio 2020, ha messo a segno almeno 12 rapine a mano armata (e ne hanno tentate altre tre) ai danni di altrettanti esercizi commerciali, prevalentemente tabaccherie, supermercati e farmacie: per un bottino circa 36.000 euro. I colpi avvenivano sempre attraverso lo stesso canovaccio: due uomini armati e travisati, più un altro che svolgeva il lavoro preliminare di studio degli obiettivi previo sopralluogo. Il sistema sembrava infallibile, tanto che la sera del 5 febbraio scorso i tre indagati hanno commesso ben tre rapine consecutive in diversi esercizi commerciali in meno di mezz'ora, erano diventati l'incubo di commercianti e residenti. Il 18 febbraio scorso i tre malviventi (due dei quali recidivi) vengono rintracciati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla stessa Procura della Repubblica, per una rapina avvenuta il precedente 15 febbraio ai danni di un supermercato: in quell'occasione, i militari erano riusciti a recuperare l'arma (una pistola cal. 7,65 con matricola abrasa), gli indumenti ed il motociclo utilizzato per il colpo.
I successivi approfondimenti investigativi, svolti attraverso l'analisi di numerosissime immagini dei sistemi di videosorveglianza, tracciamento dei percorsi tramite gps e analisi dei telefoni cellulari, hanno consentito di risalire a ritroso alla responsabilità degli indagati anche per le altre rapine. Grazie alle perquisizioni successive al fermo dei tre indagati è stato possibile recuperare e sottoporre a sequestro un vero e proprio arsenale che era nella disponibilità dell'organizzazione criminale: una pistola semiautomatica Beretta calibro 40 s.w. (risultata provento di furto) e relativo munizionamento, una pistola semiautomatica Bernardelli cal. 7,65 con matricola abrasa, una pistola lanciarazzi,un fucile automatico Beretta cal. 12, con calciolo tagliato e canna mozzata, numerose munizioni di vario calibro. Le armi erano state occultate accuratamente presso l'abitazione di uno degli indagati e in un magazzino alla periferia di Roma, che fungeva da base logistica. Il provvedimento è stato notificato in carcere a due indagati, già detenuti, mentre il terzo è stato prelevato dalla sua abitazione, ove si trovava agli arresti domiciliari, ed associato alla casa circondariale.

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