Ruba in chiesa: «Mi servono soldi, la prossima settimana comincio a lavorare e restituisco tutto»

Damian Piekarski e i carabinieri intervenuti nella parrocchia di San Gregorio Barbarigo
Damian Piekarski e i carabinieri intervenuti nella parrocchia di San Gregorio Barbarigo
di Marina Lucchin
Martedì 9 Agosto 2022, 10:39 - Ultimo agg. 12 Agosto, 17:01
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PADOVA - «Mi dispiace, sono in ferie e ho finito i soldi, giuro che la prossima settimana ricomincio a lavorare come magazziniere». È la giustificazione che ieri mattina ha dato al giudice Damian Piekarski, 32enne polacco, residente a Vittorio Veneto, ma domiciliato a Padova, dove ha trovato un'occupazione. Il giovane, con una sfilza di precedenti alle spalle per furti e rapine, era stato scoperto qualche ora prima dai carabinieri a rubare nella parrocchia di San Gregorio Barbarigo: ha forzato la porta della canonica e poi anche quella della scuola materna.

IL COLPO
Ad accorgersi di quel che stava combinando, intorno alle 3.20, il parroco che ha spiato il ladro attraverso il videocitofono. Visto che un uomo stava forzando le porte della canonica, ha chiamato il 112 che in pochi secondi ha inviato sul posto una pattuglia che già controllava la zona. I carabinieri hanno così colto sul fatto il malvivente che ha cercato di fuggire e si fermato sotto la minaccia di una scarica elettrica del taser in dotazione ai militari.
Portato in caserma, è stato identificato nonostante abbia fornito ai carabinieri delle false generalità. A incastrarlo, però, le impronte digitali, visto che lo straniero ha numerosi precedenti per cui è stato schedato, in particolare nel trevigiano, dove ha ancora il domicilio.
Per forzare le porte stava utilizzando due cacciaviti e, inoltre, a seguito di perquisizione personale, i carabinieri gli hanno trovato in tasca anche 21 grammi di hashish. Il 32enne è stato dunque arrestato per tentato furto, false attestazione sulla identità personale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il polacco è stato trattenuto nelle camere di sicurezza fino al mattino, quando è comparso assieme al suo avvocato, Enrico Cogo, davanti al giudice: ha patteggiato per il reato di tentato furto la pena di un anno e 10 mesi con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Di fronte al Gip, il polacco ha chiesto scusa, assicurando che questa volta avrebbe rigato dritto.

Per gli altri due reati, falsa attestazione dell'identità e lo spaccio, l'iter giudiziario procederà con rito normale.

I PRECEDENTI
Damian Piekarski ad appena vent'anni era stato individuato sempre dai carabinieri quale autore del furto al bar Radio Garden di Conegliano. Un furto pasticciato visto che il giovane aveva lasciato ovunque tracce, i cui rilievi furono poi inviati ai Ris di Parma. Fu semplice per gli esperti della scientifica dell'Arma ricollegare quelle tracce biologiche a quelle di un furto di pochi giorni prima, dove il ladro, ferito, lasciò gocce di sangue ovunque. L'autore del colpo era proprio Damian Piekarski, polacco che aveva già messo a segno dei furti tra Destra e la Sinistra Piave.
Solo dieci giorni prima, era stato arrestato dai carabinieri di Vittorio Veneto dopo un breve inseguimento per un tentato furto al bar Cin cin in via Manin. Anche in quel caso Piekarski era stato scoperto con della droga: 10 grammi di hashish che cercò di gettare fuori dalla finestr. Ora, arrivato a Padova per lavoro, ha continuato con le vecchie abitudini che aveva nel Trevigiano.
 

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