Saman Abbas uccisa da chi avrebbe dovuto proteggerla. Il caso della ragazza pachistana di 18 anni, ammazzata perché avrebbe rifiutato un matrimonio combinato, continua ad arricchirsi di nuovi particolari. Per ultimo, il discorso tra cugino e zio avvenuto in carcere e intercettato, che svela i particolari dell'uccisione. «Io la immobilizzavo per le gambe mentre Danish e l'altro cugino la soffocavano», le parole del cugino di Saman, Ijaz, riportate dal Corriere della Sera.
Una violenza senza pari.
Resta ricercata Nazia Shaheen, madre di Saman, anche lei accusata dell'omicidio della 18enne. Dopo la cattura del marito Shabbar Abbas, ora la polizia è alla ricerca della 49enne, che era tornata in Pakistan dopo la sparizione della figlia. La prima udienza del processo si terrà il 10 febbraio. Il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per i cinque imputati di omicidio e soppressione di cadavere. Si sono costituiti parti civili l’associazione Penelope, il fratello minore di Saman Abbas, la sindaca di Novellara, Elena Carletti e l’Unione delle comunità islamiche in Italia.