La morte di Sara: «Impianto troppo vecchio, la piscina non è a norma»

di Barbara Savodini
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Non un bocchettone killer ma un impianto di aspirazione
sovradimensionato e troppo potente: procedono in questa direzione
le indagini sull’assurda morte di Sara Francesca Basso, la
tredicenne di Frosinone rimasta vittima della piscina del Virgilio
Grand Hotel di Sperlonga. La piccola, poco prima delle 17 di
mercoledì, stava facendo tuffi e capriole quando è
stata risucchiata sul fondo della piscina. La forza inaspettata del
flusso d’acqua e un malore scaturito forse dallo spavento,
potrebbero aver fatto perdere alla ragazzina il controllo della
situazione. Un incidente sconfinato in tragedia nel momento in cui
il corpo, trattenuto dall’aspiratore, non è tornato a
galla.
Sabato 14 Luglio 2018, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 14-07-2018 14:31
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