Sciopero sociale, sindacati di base e precari in piazza contro il governo Renzi e il Jobs act

Sciopero sociale, sindacati di base e precari in piazza contro il governo Renzi e il Jobs act
Venerdì 14 Novembre 2014, 10:03 - Ultimo agg. 15 Novembre, 10:58
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È il giorno dello "sciopero sociale". Cobas, sindacati di base, organizzazioni studentesche, precari e attivisti dei centri sociali scendono in piazza a Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli e in altre città contro le politiche di austerità della Ue e del governo Renzi. Al centro della rivendicazione, spiegano i manifestanti, il diritto al lavoro e la "scuola di tutti".



Cobas, Cub, Usi e Adl Cobas protestano contro le politiche del governo Renzi e dell'Unione europea e in particolare contro il Jobs act e la legge di stabilità. Alle manifestazioni si uniranno gli studenti che hanno indetto sempre per domani «uno sciopero studentesco dentro lo sciopero sociale». La protesta è anche contro il piano di riforma della scuola del governo.



Migliaia di studenti, precari, migranti, sono scesi in piazza a Roma. Rilevante la presenza della Coalizione Internazionale dei Sans Papiers Migranti Rifugiati e Richiedenti Asilo, con delegazioni da 8 paesi europei e dalla Tunisia.



Davanti a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, è partita la protesta dei ricercatori organizzati con l’Usb, che hanno simbolicamente buttato via gli strumenti di lavoro - provette, microscopi e computer - per dare vita a un cacerolazo contro la distruzione della ricerca Pubblica.