Sconti per studenti fuorisede e stop alle bollette a 28 giorni

Sconti per studenti fuorisede e stop alle bollette a 28 giorni
di Marco Esposito
Mercoledì 15 Novembre 2017, 09:09 - Ultimo agg. 14:19
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I tempi per l'approvazione sono certi: 15 dicembre. E questo fa del «decreto fiscale» il convoglio legislativo al quale agganciare tutto quanto ritenuto utile. Protagonisti sono i senatori, in una logica di alternanza tra i due rami del Parlamento. Ieri in tarda nottata si sono chiusi i lavori in Commissione bilancio. Oggi si passa all'aula. Le novità delle ultime ore riguardano diversi temi di forte impatto: le bollette, che non potranno più essere a 28 giorni; gli studenti fuorisede, che vedono estendersi lo sconto fiscale e i trasporti locali, con garanzia di continuità del servizio (ma solo a Torino). C'è anche una norma che ha per nome «nonna Peppina», la terremotata abruzzese di 95 anni cacciata dalla casetta di legno irregolare. Il governo ha annunciato un emendamento al dl fiscale che elimina l'obbligo di rimozione entro 90 giorni degli immobili in area sismica privi di titolo abitativo: verranno rimossi solo quando l'abitazione principale sarà stata ricostruita, o lo sfollato avrà avuto assegnata una casa.

Bollette. Stop per legge alle bollette a 28 giorni, la novità furbetta delle società telefoniche e delle pay tv per fatturare tredici mesi l'anno invece di dodici. L'emendamento, approvato ieri, è stato presentato dal relatore del Pd Silvio Lai. Sono escluse le bollette di gas e luce perché «i costi sono vincolati ai consumi». Gli operatori avranno «120 giorni per adeguarsi» e dovranno garantire «informazioni chiare e trasparenti sulle offerte». «Era importante - dice Lai - che si ponesse fine a una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini. I fornitori di servizi dovranno inoltre garantire informazioni chiare e trasparenti sulle diverse offerte e l'Autorità del settore, con la sua vigilanza, assicurerà che gli utenti possano fare scelte informate. In termini di trasparenza, poi - conclude il senatore - abbiamo voluto fare un passo in più stabilendo che le aziende di servizi debbano dichiarare se la fibra ottica arriva al domicilio o solo alla centrale».

 

La norma stabilisce un indennizzo forfetario di 50 euro per i consumatori in caso di variazione dello «standard minimo» della scadenza mensile (o multipli) da parte dell'operatore. Somma maggiorata di un euro per ogni giorno di fatturazione illegittima. Quindi un anno con mesi di 28 giorno porta un rimborso di 415 euro. L'Autorità delle comunicazioni vigila sull'applicazione della norma (indicando agli operatori i termini per rientrare negli standard minimi, oltre i quali far scattare le sanzioni). L'apparato sanzionatorio è stato corretto al rialzo, vista l'inefficacia delle prime richieste dell'Agcom: con il raddoppio delle somme previste si passa da un minimo di 240mila euro a un massimo di cinque milioni.
Studenti. Detrazioni fiscali più facili per gli studenti fuorisede che prendono in affitto un appartamento. Un emendamento conferma che per poter usufruire degli sconti fiscali si debba risiedere ad almeno 100 chilometri di distanza dall'università dove si studia e dove si è preso in affitto un appartamento ma non è più necessario che i due comuni debbano appartenere a una provincia diversa. Inoltre, se gli studenti fuorisede risiedono in montagna o in zone disagiate la distanza viene dimezzata a 50 chilometri. La spesa detraibile ha un massimo di 2.633 euro annui, con un bonus del 19%, pari a 500 euro.
Trasporti. Qui ha vinto, per ora, la lobby piemontese. Nonostante le aziende di trasporto pubblico in difficoltà siano numerose - sono noti i casi dell'Atac a Roma e dell'Anm a Napoli - il Senato ha deciso di intervenire in favore di un'azienda soltanto: la Gtt di Torino. È un'azienda «in ginocchio» secondo l'assessore torinese Maria Lapietra, che ha un buco in bilancio di 73 milioni. Avrebbero potuto dire altrettanto i colleghi ai trasporti di Roma e di Napoli. L'emendamento salva-autobus targati TO ha come primo firmatario il senatore del Pd Stefano Esposito, nato a Moncalieri, al quale si sono accodati in nove, da Toscana, Lazio, Basilicata e Sicilia, tra i quali il senatore d'opposizione Marco Scibona, M5S. La legge prevede che «al fine di garantire la continuità dei servizi essenziali del sistema di trasporto su gomma e ferro» si assegna un «contributo straordinario» di 40 milioni, di cui 35 pronta cassa nel 2017 e 5 nel 2018, «per far fronte alla situazione finanziaria della Società Gtt Spa». Le risorse arrivano pescando dal Fondo sviluppo e coesione, stornando soldi già destinati al Piemonte. Un meccanismo che - inserito in una legge - andrebbe generalizzato e utilizzato per tutte le situazioni in cui sia a rischio «la continuità dei servizi essenziali». Altrimenti diventa una legge «ad hoc».
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