Scontri tra tifosi sull'A1 a Badia al Pino: lo stesso autogrill dove nel 2007 fu ucciso Gabriele Sandri. Il papà: «Condanno ciò che è accaduto, i ricordi pesano»

L'11 novembre 2007 perse la vita il tifoso della Lazio

Scontri tifosi sull'A1 a Badia al Pino: lo stesso autogrill dove nel 2007 fu ucciso Gabriele Sandri
Scontri tifosi sull'A1 a Badia al Pino: lo stesso autogrill dove nel 2007 fu ucciso Gabriele Sandri
Domenica 8 Gennaio 2023, 14:51 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 09:54
3 Minuti di Lettura

L'area di servizio di Badia al Pino deve essere maledetta: dove oggi si sono verificati gli scontri tra ultrà del Napoli e tifosi della Roma, l'11 novembre 2007 morì Gabriele Sandri: le tifoserie non erano le stesse, ma l'autogrill teatro di sangue è lo stesso. Una coincidenza, forse. Probabilmente un'area grande, di passaggio, dove i bus dei tifosi possono fermarsi con maggiore facilità. Chissà.

Scontri tra tifosi di Roma e Napoli sull'A1, autostrada bloccata all'altezza di Arezzo. Ultrà giallorosso ferito. I testimoni: «Avevano bastoni e lanciavano petardi»

LA STORIA

Il supporter della Lazio Gabriel Sandri perse la vita l'11 novembre 2007: l'agente Luigi Spaccarotella sparò un colpo di pistola sull'autostrada A1 presso Badia al Pino (Arezzo) nel tentativo di disperdere gli scontri tra tifosi juventini e laziali.

Il colpo raggiunse il 26enne Sandri che si trovava nell'area di servizio (in auto) in attesa di alcuni amici per raggiungere Milano per il match Inter-Lazio. «Non ho ancora letto nulla dell'accaduto, ma non posso che condannarlo. Per il resto preferisco non aggiungere altro perché certi ricordi pesano». Così Giorgio Sandri, papà di Gabbo.

IL PROCESSO

Gabriele Sandri noto dj capitolino e tifoso laziale, venne ucciso dal colpo di pistola sparato ad altezza d'uomo dall'agente della polizia stradale Luigi Spaccarotella. E un altro episodio di scontro tra tifosi, senza conseguenze, ci fu sempre nella stessa stazione di servizio, nel 2014. Un'area maledetta che sembra destinata a diventare teatro di risse tra supporter calcistici, all'ombra della lapide che ricorda Gabriele e su cui c'è scritto: 'Mai più 11 novembrè. E oggi il padre Giorgio, parlando cn alcuni organi di stampa, ha condannato gli scontri. Nel 2007, nel tentativo di disperdere gli scontri tra tifosi juventini e laziali, il colpo ad altezza d'uomo del poliziotto Spaccarotella, che si trovava con i colleghi sul lato opposto dell'autostrada, superò la carreggiata e raggiunse il 26enne che si trovava in macchina nell'area di servizio in attesa di alcuni amici per raggiungere Milano in vista del match Inter-Lazio. A Spaccarotella la procura di Arezzo (con l'allora pm Giuseppe Ledda) contestò l'omicidio volontario con dolo eventuale e venne condannato in via definitiva a 9 anni e 4 mesi. Non solo, nel 2013 la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Toscana condannò Spacccarotella a pagare 1.550.000 euro a favore del Ministero dell'Interno per il danno cagionato alle casse dello Stato, somma che costituiva circa il 50% del danno indiretto patito dall'erario col pagamento, già effettuato, alla famiglia di Gabriele Sandri di 3 milioni di risarcimento e 150mila euro di spese legali. La decisione accolse la richiesta della procura della Corte dei Conti. Ma sempre nella stessa area di sosta, nel primo pomeriggio del 3 maggio del 2014, ci furono scaramucce tra tifosi del Napoli e della Fiorentina. Alcuni sostenitori viola furono avvicinati da supporter partenopei: ci furono offese e minacce, ma niente di più, grazie anche all'intervento della polizia stradale di Arezzo. Subito dopo l'intervento della polizia i tifosi proseguirono il viaggio verso Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA