A Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3 che stanotte all'1.50 ha attraccato la nave con a bordo 40 migranti nel porto di Lampedusa, è stato contestato anche il reato di tentato naufragio. Carola Rackete, una volta in caserma, avrebbe poi porto le sue scuse alla Guardia di Finanza per la manovra condotta in porto.
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Durante la manovra, mentre la Rackete era al comando della Sea Watch, la nave ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza schiacciandola contro la banchina: «Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte. Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del Comandante è stata un'azione Criminale. Punto», hanno raccontato all'Adnkronos fonti delle Fiamme Gialle.
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L'INCIDENTE. Quando era ormai evidente che la Sea Watch sarebbe entrata in porto, la motovedetta ha tentato un'ultima mossa, ponendosi tra la banchina e la nave per impedire l'attracco. Ma Carola non si è fermata e ha portato la Sea Watch sempre più vicino. L'incidente è stato evitato per un niente: la motovedetta e la nave si sono toccate per un'istante, l'imbarcazione della Gdf è finita contro la banchina riuscendo però a sfilarsi senza conseguenze per l'equipaggio.
SALVINI. La condotta di Carola Rackete è stata definita "criminale" dal ministro dell'Interno Salvini: «Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l'ex ministro dei trasporti: incredibile».
Il video dell'attracco pubblicato su Facebook dalla Lega di Lampedusa