Si innamora, sequestrata in casa per 15 giorni e liberata dai carabinieri

Si innamora, sequestrata in casa per 15 giorni e liberata dai carabinieri
Martedì 7 Settembre 2021, 21:50 - Ultimo agg. 8 Settembre, 06:39
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È stata liberata dai carabinieri una ragazza di vent'anni, che la famiglia di origine cinese aveva sequestrato chiudendola in casa ad Asola, nel Mantovano, dopo che aveva confessato di essersi innamorata di un ragazzo pachistano.

È stata lei stessa a lanciare l'allarme. Il padre, già conosciuto dai carabinieri perché aveva precedenti per sfruttamento del lavoro, le aveva distrutto il cellulare in modo che lei non potesse parlare al suo innamorato, e le aveva anche preso i documenti dicendole che non sarebbe più uscita di casa se non avesse cambiato idea. Ma la ragazza è riuscita a prendere il telefono alla madre e a chiamare il fidanzato che le ha detto di telefonare al 112.

«Sono 15 giorni che mi tengono chiusa in casa, venite ad aiutarmi», ha detto il 3 settembre con una voce disperata ai carabinieri di Castiglione delle Stiviere che hanno subito allertato i colleghi di Asola.

E mentre il comandante dei militari della cittadina mantovana arrivava a casa della ragazza, l'operatore la ha rassicurata al telefono cercando di ottenere altre informazioni. Sul posto i militari hanno trovato la porta di casa effettivamente sbarrata, ma la ventenne si è presentata in lacrime alla finestra.

Una volta in caserma ha raccontato del sequestro, delle violenze e dello sfruttamento. Lavorava senza prendere nessuno stipendio nell'azienda tessile di famiglia dove era occupato (e sfruttato con paga bassissima e orari lunghissimi) anche il giovane pachistano, poi lasciato a casa immediatamente appena il padre della giovane ha saputo del loro amore. Per questo motivo, nella ditta è andato immediatamente il Nucleo Ispettorato del Lavoro che ha trovato due lavoratori che ha accertato lo sfruttamento di entrambi: senza giorni di riposo, con orari di lavoro massacranti, lei senza paga e lui con poco di più. Il padre è stato arrestato con altre due persone. Pesanti le accuse che vanno da sequestro di persona, a sfruttamento del lavoro, a violenza privata e maltrattamenti in famiglia.

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