Siccità, allarme per il Po senz'acqua: in una settimana ha perso il 5% di portata

Siccità, allarme per il Po senz'acqua: in una settimana ha perso il 5% di portata
Siccità, allarme per il Po senz'acqua: in una settimana ha perso il 5% di portata
Mercoledì 23 Marzo 2022, 15:43 - Ultimo agg. 25 Marzo, 07:38
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Non piove da 107 giorni e non si prevedono precipitazioni importanti fino ad aprile. Nel nord Italia è allarme siccità per il bacino del Po, dove nell'ultimo mese si registra un deficit di pioggia del 92%. Al 23 marzo l'acqua del fiume più grande d'Italia è inferiore a quella che si registra solitamente ad agosto e si stima che sia ai livelli più basssi dal 1972, mentre in una sola settimana la portata si è ridotta del 5%. 

La siccità avanza da Ovest a Est

La siccità inizialmente aveva colpito l'area ad ovest del bacino del fiume e ora si sta estendendo anche ad est incidendo progressivamente su tutte le aree lungo il corso d'acqua. 

Tutti gli indicatori idro-meteo-climatici nel Distretto Padano del fiume Po evidenziano una situazione di crisi, con un abbassamento drastico in tutte le stazioni di registrazione di cui non si vedono miglioramenti. L’area che ancora mostra il deficit maggiore, quindi con una siccità estrema che si sta propagando verso valle è sicuramente quella Piemontese fino alle province di Piacenza e Cremona, ma il trend si palesa anche a Boretto e Borgoforte, fino a raggiungere il Delta nella stazione di Pontelagoscuro (Fe).

L'Autorità: «Non disperdere nemmeno una goccia d'acqua» 

Sull'emergenza è in programma per il 29 marzo l'incontro dell'Osservatorio sulle crisi idriche del Po, nel quale le Regioni lavoreranno per concertare i provvedimenti e le deroghe per far fronte alla siccità. «Approfondiremo ogni singola criticità - dice il segretario dell'Autorità distrettuale del Po Meuccio Berselli - cercando di non disperdere nemmeno una singola goccia di acqua». 

Situazione critica per l'agricoltura, l'acqua del mare entra nel fiume

Per gli agricoltori la situazione si fa sempre più critica: rispetto alla scorsa settimana si è evidenziato anche un ulteriore calo della risorsa idrica disponibile. I grandi laghi e gli invasi artificiali sono a corto d'acqua e anche i possibili rilasci dal Lago Maggiore a beneficio delle aree sottostanti non saranno sufficienti a coprire il fabbisogno agroambientale. Estremamente deficitario è anche lo stato del manto nevoso su tutto dell'arco Alpino, mentre la neve è quasi del tutto assente su quello Appenninico. 

 

A complicare ulteriormente le cose c'è l'invadenza delle acque salmastre provenienti dall'Adriatico, che entrano nel letto del fiume verso l'interno (fino a oltre 12 km) rendendo l'acqua dei fiumi inutilizzabile per l'irrigazione.

Non pioverà fino ad aprile

Anche le previsioni non offrono ottimismo: non sono previste piogge nell'arco di 10-12 giorni o comunque fino alla metà del mese di Aprile.

Il clima sarà generalmente freddo e con precipitazioni sotto la media del periodo a causa del regime anticiclonico con masse di aria fredda che provengono dai Balcani. 

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