Roma, ex amanti si coalizzano: stalking e insulti per vendetta all'uomo che le aveva tradite

Roma, ex amanti si coalizzano: stalking e insulti per vendetta all'uomo che le aveva tradite
Roma, ex amanti si coalizzano: stalking e insulti per vendetta all'uomo che le aveva tradite
di Adelaide Pierucci
Domenica 16 Giugno 2019, 11:11 - Ultimo agg. 11:51
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Cyberstalking in tandem come vendetta d’amore. Due donne, sedotte e buggerate per una terza favorita, si sono coalizzate tra di loro perseguitando l’innamorato fedigrafo allo sfinimento. Il risultato: alla fine non solo sono state accantonate ma pure denunciate, processate e condannate, insieme. La sentenza è stata emessa l’altro giorno dal giudice monocratico, a piazzale Clodio. Cinquecento euro ciascuna come pena per violenza telefoniche, e diecimila euro in tutto come risarcimento alla parte offesa, l’uomo che l’aveva conquistate e tradite. Al centro della contesa un rubacuori saltimbanco di quarant’anni.

Ufficialmente con una compagna, dalla quale si era fatto regalare per il compleanno 40.000 euro come anticipo di una casa in Sardegna, la tradiva con una nuova fidanzata che lo foraggiava pagandogli brevi viaggi. Il risultato quando nel triangolo amoroso è spuntata la terza donna le altre da nemiche si sono trasformate in anime gemelle. E come due Lady Vendetta hanno insolentito l’ex compagno con messaggi, telefonate, profili falsi su facebook rendendo a lui (e all’ultima amata, da loro definita “la babbiona”) la vita impossibile. 
 
L’epiteto più ricorrente “Scroccone”, alternato con “Parassita”. All’innamorata più delusa (“Sei anni buttati”) è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona. Nel profilo facebook realizzato col nome dell’ex ha inserito foto osè di lui, per sfregio. Il dongiovanni ha raccolto in denuncia tutte le persecuzioni subite e le ha divise in capitoletti. Come «gli atti persecutori posti in essere dalle rivali in amore, poi complici nelle condotte contro chi scrive». Fino a cento sms e messaggi vocali.

Spesso rivolte all’ultima arrivata: «Ti sei messa con un parassita. Quello che ha lui è tutta roba mia». «Perché», chiede la destinataria dei messaggi «allora fino a qualche mese fa lo chiamavi amore?». «Facile», risponde la stalker telefonica, «stava ancora con me e con l’altra. E poi ha visto le brutte e si è dovuto accontentare di te». «Al di là della vicenda il caso dimostra che nei tempi correnti la violenza di genere non ha colore», ha detto l’avvocato Antonello Madeo, che ha assistito la parte offesa. Le donne tradite dovranno pagare anche le spese di giustizia e legali. Fine di un amore con troppe tensioni e protagoniste.
 

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