Renzi: «Basta con scontro sul lavoro, togliamoci di dosso la muffa». Ma domani 50 mila statali in piazza

Renzi: «Basta con scontro sul lavoro, togliamoci di dosso la muffa». Ma domani 50 mila statali in piazza
Venerdì 7 Novembre 2014, 12:25 - Ultimo agg. 17:23
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«Qui davanti a voi c'è il futuro e voi mi parlate di legge elettore...».

Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al suo arrivo alla cerimonia di inaugurazione dello stabilimento Piaggio Aerospace, passando davanti un aereo drone Hammerhead P1HH ai giornalisti che gli hanno fatto una domanda sulla legge elettorale.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato al nuovo stabilimento per la cerimonia d'inaugurazione, alla quale partecipa anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, oltre ai vertici delle istituzioni regionali come Claudio Burlando e al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova. Ad accogliere Renzi il presidente e l'Ad di Piaggio Alberto Galassi e Carlo Logli.

Circa trenta persone, operai e rappresentati di partiti, stanno manifestando in modo pacifico davanti al nuovo stabilimento Piaggio Aerospace.

Tra i primi ad arrivare gli esternalizzati di Piaggio, che passeranno a Laer, l'azienda che ha rilevato alcune lavorazioni da Piaggio, che chiedono garanzie. Tutti sottolineano che «non c'è alcun motivo per festeggiare», come ieri aveva sottolineato la Fiom Cgil. «Non si inaugura un nuovo stabilimento Piaggio, ma la chiusura di quello di Finale Ligure ed il ridimensionamento di quello di Sestri Ponente. Si passa da 1300 dipendenti Piaggio Aero a poco più di 900! Non c'è nulla da festeggiare», aveva detto la Fiom.

La Piaggio Aerospace è una «storia da raccontare», era un'azienda che sembra «cotta, finita» ma «è ripartita, la gente di Piaggio non ha mai avuto paura del futuro», ha detto il Premier ricordando come il 2006 fu «un anno magico, quando la situazione sembra finita, cotta» ma poi, «anche per la capacità dei lavoratori di insistere», l'azienda è ripartita e oggi «è un'azienda all'avanguardia».

«In Piaggio hanno sempre avuto voglia di futuro mentre in Italia fa paura, si sta con il freno a mano tirato, nonostante la crisi il risparmio aumenta. Siccome c'è la crisi cresce la paura ed i risparmi non sono mai cresciuti in modo così elevato perchè il futuro ha smesso di essere un'opportunità, sembra qualcosa da cui difendersi».

«Guai a pensare che si possa fare del mondo del lavoro il terreno dello scontro». È un appello che «ho fatto» nei giorni scorsi e che «rifarò» affinchè ci sia la «capacità di non mettere gli uni contro gli altri». «È giusto avere idee diverse, è giutsto e bello confrontarsi ma guai a pensare di fare del mondo del lavoro il terreno dello scontro», sottolinea il presidente del Consiglio in un passaggio del suo intervento in cui sottolinea il «senso di appartenenza» che c'è in una fabbrica, in un luogo di lavoro. «Quando si sta un un'azienda ci lega qualcosa di più che lo stipendio, ma l'idea di appartenere a una storia», spiega Renzi.

«Dobbiamo smettere di pensare che il tempo che ci riguarda è il passato. È il futuro, il paese è pieno di esperienze di assoluta eccellenza che è in grado di togliersi di dosso la paura, la muffa, l'idea che la rassegnazione la vinca. La storia si studia, certo, ma si deve scrivere».

«Oggi si inaugura una fabbrica, è bellissimo, ma la fabbrica più grande che si inaugura oggi è il nostro desiderio di non accontentarci di fare le comparse, di essere ai margini» del mondo, «di non essere solo dei numerini. Noi rappresentiamo la storia di un Paese che ha scritto pagine meravigliose ma che è convinto che la pagina più bella debba ancora arrivare e ci saranno dei rischi da correre li correremo».

Ma statali verso lo sciopero. «Cinquantamila persone domani sfileranno per le strade di Roma». A dare le cifre sulla partecipazione alla manifestazione unitaria sul Pubblico impiego che si terrà domani nella Capitale è il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori. «Sono in arrivo 600 pullman», a cui si aggiungono treni e traghetti,spiega la sindacalista.

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