La proroga dello stato di emergenza in scadenza il prossimo 15 di ottobre continua a tenere banco. L’ufficialità non c’è ancora. Ma durante l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione subito dopo il Cdm nella tarda serata di ieri, si è parlato tra l’altro proprio della proroga dello stato di emergenza. E se finora si era parlato di una possibile proroga al 31 dicembre, nel corso della riunione si è ragionato sull’opportunità di andare oltre la fine dell’anno, visto che la fase di convivenza col virus è destinata a durare ancora a lungo: fino al 31 gennaio 2021. Una sensibilità, raccontano le stesse fonti, condivisa dalle forze di maggioranza.
Intanto dietro la maggioranza a premere c’è sempre il Comitato tecnico-scientifico che la reputa «indispensabile».
Consapevoli che senza proroga dello stato d’emergenza anche il loro ruolo decadrebbe, i tecnici da giorni ribadiscono che «sarebbe una follia non prorogare almeno fino al 31 dicembre». Ma sono tranquilli, i segnali del governo di ieri sera sono inequivocabili: «Bisogna attendere e valutare, ma arriverà». Inoltre, come avvisa il capo del Cts Agostino Miozzo: «La decisione sarà presa sulla base dei dati ma c’è da aspettare soprattutto l’effetto della riapertura delle scuole».
LEGGI ANCHE Covid Campania, test nelle scuole
Nonostante i focolai siano sotto controllo, al pari dei numeri, il trend dei contagi in crescita sembrerebbe dare ragione al Comitato. «Vede - confida uno dei componenti del Cts - l’ultima proroga c’è stata a fine luglio quando la curva dei contagi era migliore di ora. Noi predichiamo prudenza e misure rigide da sempre. Per quale motivo adesso dovremmo pensarla diversamente?».
Una linea, questa del paragone tra la situazione attuale e quella estiva, che ha sposato anche il ministro Roberto Speranza. «Faremo una valutazione - ha dichiarato - e come sempre ci confronteremo con il Parlamento perché questo deve avvenire in una democrazia parlamentare come la nostra. Però io sono per mantenere ancora la linea della massima prudenza».
A frenare restava il viceministro Pierpaolo Sileri. «È chiaro che valuteremo anche l’andamento nei prossimi giorni dell’epidemia - ha però sottolineato - così come lo è che se dovessimo avere 4 volte i numeri di oggi, le cose potrebbero cambiare. Ma non è questo il caso, né credo avremo questo incremento in pochi giorni». Tutti però, ovviamente, si augurano che stavolta abbia ragione. Sempre nel corso della riunione a Palazzo Chigi di ieri sera il dem Dario Franceschini avrebbe sottolineato la necessità di spingere su Immuni, la app per la gestione del contact tracing nell’emergenza Covid. E così il Guardasigilli Alfonso Bonafede avrebbe lanciato un’idea: una maratona tv che inviti gli italiani a scaricare l’applicazione, spingendo l’acceleratore sui download. Una sorta di “Telethon” dedicata a Immuni, con tanto di contatore sullo schermo per visionare il numero di italiani che aderiscono all’iniziativa.
«Stato d’emergenza fino al 31 gennaio», il governo studia la mossa anti-contagio
di Francesco Malfetano
Mercoledì 30 Settembre 2020, 22:58
- Ultimo agg.
1 Ottobre, 07:00
4 Minuti di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA