Strage treno Napoli-Milano, estinto il processo d'appello

Strage treno Napoli-Milano, estinto il processo d'appello
Venerdì 17 Novembre 2017, 16:32
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La morte di Totò Riina farà estinguere a Firenze il processo di appello sulla strage del treno rapido 904 del 23 dicembre 1984 che vedeva il boss come unico imputato con l'accusa di esserne mandante. È una conseguenza della sua morte. La prossima udienza è fissata al 21 dicembre e in quella occasione la corte di assise di appello prenderà atto del decesso di Riina dichiarando il processo chiuso per la morte del presunto reo. Poiché la notizia è di ampio dominio pubblico, in teoria la corte potrebbe anche non acquisire agli atti il certificato di morte. In primo grado Riina era stato assolto. 

Questo processo di appello ha avuto un percorso travagliato l'estate scorsa e, di fatto, avrebbe dovuto ricominciare daccapo l'istruttoria, anche con gli interrogatori in aula di sei boss mafiosi, come stabilito nell'udienza del 21 giugno. Tuttavia all'udienza del 4 settembre è stato deciso il rinvio in base alla riforma, varata a giugno scorso, dell' art. 603 del codice di procedura penale dove, nel nuovo testo, al comma 3 bis si prevede che «nel caso di appello del pm contro una sentenza di proscioglimento per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa, il giudice dispone la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale» e anche l'obbligo del giudice di secondo grado di disporre un nuovo esame dei testi rilevanti.

La corte di assise di appello non avrebbe però avuto il tempo di rinnovare il dibattimento a causa dell'imminente pensionamento del presidente Salvatore Giardina. Da qui la decisione del rinvio. Ora che il processo andrà a chiudersi, tra gli avvocati che tutelano le famiglie delle vittime della strage, non si esclude di poter aprire cause davanti al tribunale civile per ottenere il risarcimento del danno dagli eredi del patrimonio del boss. Questo, secondo alcune ipotesi, sarebbe possibile anche se Totò Riina è morto assolto in primo grado dall'accusa di essere il mandante della strage di Natale e pur non potendosi completare il processo di appello. Le carte del processo penale, viene fatto osservare, potrebbero contenere aspetti rilevanti sotto il profilo civilistico e quindi potrebbero eventualmente essere utilizzabili davanti al giudice civile. Nella strage del Rapido 904 morirono 16 persone e oltre 260 restarono ferite per lo scoppio di una bomba su treno Napoli-Milano sulla ferrovia fra Firenze e Bologna. Ci sono già state condanne pesanti passate in giudicato, fra cui quella all'ergastolo di Pippo Calò, fedelissimo di Riina. In tempi più recenti, una rilettura degli atti e delle indagini aveva portato la procura di Firenze a individuare Riina come presunto mandante della strage.
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