Focolaio Covid a Stromboli, positivi sette turisti milanesi: non tutti erano vaccinati

Focolaio Covid a Stromboli, positivi sette turisti milanesi: non tutti erano vaccinati
di Cristina Cennamo
Lunedì 26 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 27 Luglio, 14:09
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Destinazione che raggiungi, positivo che trovi. Questa volta, a finire nel mirino della autorità sanitarie è stato l'arcipelago delle Eolie, dove nelle ultime ore sono stati scoperti alcuni casi di contagio che hanno inevitabilmente allarmato i turisti: non solo quelli che si trovano in queste ore sulle isole siciliane, ma anche quelli che si accingono ad andarci. In particolare, è noto un cluster a Stromboli, che ha scatenato l'immediato tam tam, mentre a Salina e a Panarea si sono registrati casi isolati di contagio: tre a Salina, mentre a Panarea due giorni fa è risultata positiva una sola turista straniera che, stando al tracciamento eseguito, non avrebbe contagiato nessuno. Sull'Isola del Fuoco, in particolare, i positivi sono 14: un numero esiguo rapportato alla quantità di persone attualmente presenti in loco, ma che certamente fa paura in un luogo in cui fino a poche ore fa non si era mai riscontrato alcun caso di Covid.

Ma come è approdato il virus? Per chi pensa ai barconi, la risposta è negativa: il contagio è partito infatti da una famiglia milanese composta da nove persone che aveva preso in affitto una casa, pare nella frazione di Piscità.

Tutte persone carine, sottolinea chi ha avuto modo di conoscerle, di età ovviamente diverse e non tutti vaccinati. Inutile dire che, quale che sia l'età del turista, nessuno sbarca su un'isola per restare chiuso in casa e così, abbastanza inevitabilmente, il virus si è propagato. A dare l'allarme è stato uno dei nove, che sentendosi male si è recato alla guardia medica. Avendolo trovato positivo, i sanitari hanno subito provveduto a verificare lo stato di salute degli altri componenti della famiglia. Risultato: sette positivi, tutti in quarantena ma in attesa, pare, di essere trasferiti martedì in un Covid hotel altrove. 

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A seguito del tracciamento, in un ristorante sono stati trovati positivi tre dipendenti e a quel punto sia all'Usca che alla guardia medica isolani e vacanzieri hanno chiesto di essere sottoposti al tampone, chi per precauzione chi perché consapevole di aver frequentato gli stessi posti. «Tutto è iniziato sabato scorso - racconta un isolano poi risultato positivo e ora in quarantena - una turista è sbarcata sull'isola e dopo qualche giorno è stato accertato che era risultata affetta dal covid. In quell'arco di tempo si sono verificati tutti i suoi contatti e fino ad ora sono stati accertati 14 casi e siamo tutti in quarantena. Ma nell'isola cresce la paura tra isolani e turisti e quasi tutti si stanno sottoponendo alle verifiche che sono state prontamente organizzate dall'Usca e alla guardia medica. E dalla fila di gente che c'è si comprende che c'è molta apprensione anche per quelle che potrebbero essere le conseguenze per la stagione turistica che era iniziati a gonfie vele». E per quanto la situazione sembri sotto controllo, scorrendo le pagine dei gruppi social si percepisce un certo malumore: «Chi ha vissuto e vive la realtà dell'affollamento incontrollato e senza nessun rispetto a Stromboli sa di cosa parlo», scrive Rosaria Cincotta in Amici dell'Isola di Stromboli - sa che migliaia di persone in cinquanta metri di strada senza regole anti Covid e senza controllo sono pericolose, sa che a Stromboli non abbiamo protezioni se non il vaccino, e che quello che manca è il rispetto per il prossimo di chi sbarca su quest'isola. Oggi ci ritroviamo con un piccolo focolaio, nessuno voleva che accadesse, abbiamo avuto fortuna fino ad ora ma con questo numero di persone e senza controlli, se si lascia arrivare chiunque senza regole era inevitabile. Non si può accettare che ancora oggi con dei positivi sull'isola si lascino sbarcare migliaia di persone senza la certezza che chi viaggia non ha il virus». 

A Salina, invece, il sindaco di Santa Marina Domenico Arabia parla di tre positivi, mentre una decina di persone sarebbero in quarantena, ma «sono stati effettuati già da tempo tutti i controlli di tracciamento per eventuali contatti, escludendo assolutamente una diffusione sul territorio», spiega. «Mi raccontano di feste partecipatissime e sfrenate in giro per l'isola - dice invece l'ex presidente dei commercianti Luca Chiofalo - Il rischio concreto è la chiusura delle attività e noi confidiamo nella responsabilità collettiva: voglio sperare non venga consentito che comportamenti dissennati penalizzino tutti». Ma anche qui il tracciamento sarebbe stato velocissimo. «Sono a Salina da febbraio - racconta la napoletana Barbara Barbaro - e qui mi sono anche vaccinata pur avendo già avuto il Covid. La percezione che ne ho io è di estrema sicurezza, basti pensare che le barche dei giri dell'isola stanno viaggiando spontaneamente con 40 persone invece di 60. Quando si è trovato il positivo, nel giro di poche ore i medici hanno verificato tutti i contatti e per ironia della sorte dei due risultati positivi una è la titolare di un'attività che intimava sempre a tutti di indossare la mascherina: segno che non si è trattato di superficialità ma di mera fatalità». 

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