Studente scomparso trovato morto carbonizzato, identificato con il Dna. Il dolore del padre: «Adesso è tra gli angeli»

Studente scomparso a Pisa trovato morto carbonizzato, il dolore del padre: «Adesso è tra gli angeli»
Studente scomparso a Pisa trovato morto carbonizzato, il dolore del padre: «Adesso è tra gli angeli»
Venerdì 30 Luglio 2021, 19:17 - Ultimo agg. 31 Luglio, 06:26
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Svolta nel giallo dello studente di Marsala (Trapani) scomparso da Pisa il 24 luglio. È di Francesco Pantaleo, il 23enne siciliano, il corpo trovato carbonizzato la domenica sera nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa), a pochi chilometri dalla città. Il corpo è stato identificato con la comparazione del Dna dei campioni biologici concessi agli inquirenti dai familiari. Invece, l'esame della Tac già eseguito nei giorni scorsi, secondo fonti investigative, non avrebbe rivelato ferite precedenti agli effetti delle fiamme. 

Studente scomparso a Pisa trovato morto carbonizzato

Lo studente frequentava Ingegneria informatica all'Università di Pisa e avrebbe dovuto a breve completare il ciclo triennale di studi.

Le circostanze della sua scomparsa e della sua morte restano tuttora un mistero. Sarà l'autopsia, fissata probabilmente per la prossima settimana, a fornire risposte decisive per le indagini, che proseguono senza escludere alcuna ipotesi. Dopo il ritrovamento del cadavere, carabinieri e medici legali avevano attribuito quel corpo a un uomo di origini africane e le investigazioni si erano concentrate soprattutto negli ambienti della marginalità sociale e dello spaccio di stupefacenti. Delle ricerche e delle indagini sulla sparizione dello studente si era occupata finora, invece, la squadra mobile. Per tutto il venerdì squadre di terra di volontari e vigili del fuoco hanno perlustrato l'asta fluviale dell'Arno, mentre i sommozzatori hanno scandagliato i fondali e i droni hanno sorvolato la zona dell'alto a caccia di indizi. Poi, lo stop alle ricerche dopo la certezza dell'identificazione. Il giovane nella sua abitazione in una zona residenziale a nord della città, condivisa con altri due studenti fuori sede, e non troppo distante dal luogo dove è stato ritrovato il suo cadavere, aveva lasciato tutti i suoi effetti personali: portafoglio, bancomat, telefono cellulare, computer e gli occhiali da vista.

L'appello dei genitori

Erano stati i genitori, attraverso i canali social, a lanciare l'allarme. «Aiutatemi a trovare mio figlio scomparso sabato mattina da Pisa», il primo appello lanciato su Facebook dal padre, Tonino Pantaleo. Per giorni la famiglia ha ricevuto da tantissimi utenti messaggi di solidarietà. Fino alla ferale notizia di oggi.

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