Tra i due la serata era cominciata con una «adesione al rapporto intimo del bacio». Sarebbe cioè stato difficile capire se l'atteggiamento di lei era poi mutato in «vaga ritrosia o diniego esplicito». Ovvero se il ragazzo «avesse colto la reazione contraria» della giovane. Ma quel che più importa, è che la «insistenza, forse anche colposamente eccessiva», di lui «non era mai trasmodata in violenza». E' in sintesi la ragione con la quale il Gup del Tribunale di Ravenna Corrado Schiaretti il 7 aprile scorso, al termine del rito abbreviato, ha assolto un 29enne di Castel Bolognese, nel Ravennate, dalle accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una studentessa di Bologna poco più che 20enne. I fatti risalgono al 13 novembre 2018. L'imputato, come riportato dal Resto del Carlino, lavorava per una agenzia che si occupa di reclutare ragazze immagine per i locali.
Vittima di violenza carnale, “dimentica” lo stupro: assolto imputato di 29 anni
Il racconto della serata
La giovane, risarcita e dunque non costituitasi parte civile, in udienza aveva detto di perdonarlo.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout