Stuprata a Milano, fermato un uomo di 32 anni: la trappola del riparo in una tenda, poi la violenza. «Avevo solo chiesto aiuto»

L'uomo, una volta portato in questura, è stato fermato su disposizione dell'Autorità Giudiziaria ed è ora nel carcere di San Vittore in attesa della convalida

Stuprata a Milano, fermato un somalo di 32 anni: la trappola del riparo in una tenda, poi la violenza
​Stuprata a Milano, fermato un somalo di 32 anni: la trappola del riparo in una tenda, poi la violenza
Mercoledì 10 Maggio 2023, 11:29 - Ultimo agg. 18:50
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La trappalo del riparo in una tenda, poi lo stupro. La polizia, coordinata dalla Procura di Milano, fermato un somalo di 32 anni, regolare, gravemente indiziato per la violenza sessuale consumata tra il 28 ed il 29 aprile in piazza Carbonari a Milano. L'indagine della Squadra Mobile era scaturita dalla denuncia di una donna che aveva segnalato di essere stata vittima di una violenza sessuale da parte di uno sconosciuto che l'aveva intercettata in centro città e le aveva offerto assistenza e ospitalità nel suo giaciglio di fortuna.

La trappola della tenda

La donna, come l'indagato senza fissa dimora, aveva la necessità di trovare un riparo e, come ha raccontato agli investigatori, l'uomo, dopo aver guadagnato la sua fiducia, l'aveva portata in una tenda nei giardini di piazza Carbonari e qui, approfittando della sua condizione di particolare fragilità, l'aveva costretta a subire atti sessuali.

Le indagini

Le indagini sono state avviate subito dalla sezione specializzata contro i reati a sfondo sessuale della Squadra Mobile di Milano che ha effettuato sopralluoghi sul luogo del reato e nelle vicinanze, trovando elementi che hanno consentito, in tempi brevi, di individuare una persona pienamente compatibile con la descrizione fornita dalla vittima.

I poliziotti hanno poi effettuato altri accertamenti, anche con il contributo di un testimone e della stessa donna che ha riconosciuto il presunto autore nel cittadino somalo di 32 anni, senza fissa dimora che precedentemente era in Piemonte e da qualche settimana a Milano. L'uomo, una volta portato in questura, è stato fermato su disposizione dell'Autorità Giudiziaria ed è ora nel carcere di San Vittore in attesa della convalida.

«Avevo solo chiesto aiuto»

«Gli ho chiesto aiuto, mi serviva assistenza, volevo che chiamasse qualcuno, perché io mi muovo con due bastoni, e lui, invece, mi ha portato nella sua tenda e mi ha violentato per tre volte». È quanto ha raccontato, in sostanza, ad investigatori e inquirenti la 57enne disabile e senza fissa dimora che ha subito abusi nella notte tra il 28 e il 29 aprile scorso da un somalo di 32 anni, anche lui un senzatetto, fermato oggi per violenza sessuale dalla Squadra mobile di Milano nell'inchiesta del pm Rosaria Stagnaro del pool guidato dall'aggiunto Letizia Mannella. Stando agli elementi raccolti nell'indagine, tra cui le dichiarazioni della vittima che ha denunciato, il 32enne, con permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, dopo aver incontrato la donna davanti alla stazione Centrale l'ha portata nella sua tenda in piazza Carbonari, non molto lontano, e poi là l'avrebbe aggredita almeno tre volte e avrebbe detto anche ad un'altra persona che dormiva nei giardini della piazza: «Ora puoi entrare tu, puoi fare quello che vuoi con lei». Ma quest'uomo non avrebbe partecipato alla violenza. Mentre un altro senzatetto, che dorme in quella zona, con la sua testimonianza alla Polizia avrebbe fornito dei particolari utili per rintracciare l'aggressore, trovato stamani dagli agenti nella zona della metropolitana di San Donato. Domattina la Procura inoltrerà al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere e si terrà, poi, l'interrogatorio.

Il verbale 

Alla base del fermo del 32enne ci sono la denuncia e le dichiarazioni della vittima, che ha effettuato anche il riconoscimento fotografico, il verbale del testimone che dorme in quella zona e in più ora, dopo il provvedimento, sarà effettuata anche la comparazione del Dna. Alla donna, come ha spiegato lei stessa agli investigatori, tra l'altro, l'uomo aveva raccontato che prima di arrivare a Milano viveva a Torino. Un elemento riscontrato anche dalle indagini successive. Negli ultimi giorni il 32enne, stando a quanto da lui dichiarato quando è stato fermato, sarebbe stato ospitato da un'altra persona e stamattina è stato trovato nell'area della metro di San Donato. Quella sera di aprile i due si erano incontrati davanti alla stazione Centrale, vicino alla famosa Mela, opera di Pistoletto, e poi lui le avrebbe offerto ospitalità («vieni a dormire da me», le avrebbe detto) nella sua tenda in piazza Carbonari, dove i due sono arrivati a bordo di un tram. Negli atti vengono descritte le tre fasi delle violenze sessuali e anche il rifiuto di partecipare alle violenze di un altro uomo, il quale, però, non avrebbe in alcun modo aiutato la donna, ma avrebbe anzi detto con fare spregiativo «è un'invalida». La donna la mattina successiva è riuscita a chiedere aiuto a un passante che stava portando in giro il suo cane e che ha allertato la polizia. Quando sono arrivati gli agenti il 32enne se ne era già andato e oggi è stato fermato. Sarà interrogato probabilmente domani dal gip Livio Cristofano per la convalida del fermo e la decisione sulla custodia in carcere.

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