Caso Suarez, Agnelli ai pm: «Da prima dell'esame era chiaro che non avrebbe potuto essere tesserato»

Caso Suarez, Agnelli ai pm: «Da prima dell'esame era chiaro che non avrebbe potuto essere tesserato»
Caso Suarez, Agnelli ai pm: «Da prima dell'esame era chiaro che non avrebbe potuto essere tesserato»
di Egle Priolo
Mercoledì 28 Aprile 2021, 15:24 - Ultimo agg. 20:06
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PERUGIA - Informato «casualmente» delle ipotesi di acquisto, venuto a conoscenza dell'esame «dai giornali», con il calciatore che, secondo il racconto del vicepresidente Nedved, si è proposto «con un sms». Il tesseramento con la Juve? «L'ingaggio era di difficile realizzazione. Era già chiaro che Suarez non poteva essere tesserato in tempo»

Questo è quanto ha raccontato ai pm di Perugia il presidente della Juventus Andrea Agnelli, quando il 26 gennaio è stato ascoltato come persona informata sui fatti, nell'ambito dell'inchiesta sull'esame «farsa» di Luis Suarez all'Università per stranieri.

Inchiesta per cui è attualmente indagato l'avvocato del club Maria Turco, mentre le posizioni del manager Fabio Paratici e dell'altro legale Luigi Chiappero (accusati di false dichiarazioni) restano sospese in attesa della definizione del procedimento principale, per cui sono state appena chiuse le indagini nei confronti dei vertici dell'ateneo e della professoressa che preparò l'esame, a cui si contesta il falso e la rivelazione di segreti d'ufficio.

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La posizione di Agnelli

Agnelli, alle domande del procuratore capo Raffaele Cantone e i sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti, ha risposto spiegando innanzitutto come l'organizzazione degli ingaggi e degli accordi con i giocatori non lo veda direttamente coinvolto («Io non mi occupo delle condizioni contrattuali») e che seppe probabilmente da Paratici dell'ipotesi di acquisto, dopo che lo stesso Suarez si propose durante l'estate 2020 con un sms. «So dell'esame di Suarez dai giornali - ha spiegato - e ricordo che chiamai il calciatore, in un'unica occasione, per ringraziarlo di essersi proposto per un inserimento nella nostra squadra». 

I magistrati, che hanno coordinato le indagini della guardia di finanza, hanno poi chiesto al presidente bianconero se l'organismo di vigilanza del club si sia occupato della questione, dai possibili risvolti penali e sportivi. «Sì, l'organismo di vigilanza a cui fa capo l'organismo 231 si è interessato alla vicenda. E mi pare, ma non sono certo, anche il comitato Audit. Hanno effettuato le dovute verifiche. Non ho avuto alcun riscontro, quindi ritengo che non hanno riscontrato anomalie».

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