Incidenti falsi per truffare le assicurazioni, 6 arresti della Polstrada e 54 indagati

L'operazione della Polizia Stradale
L'operazione della Polizia Stradale
Giovedì 13 Maggio 2021, 07:36 - Ultimo agg. 22:06
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È scattata all'alba di questa mattina l'operazione con la quale la Polstrada di Taranto ha sgominato un'organizzazione dedita alle truffe ai danni delle compagnie di assicurazioni attraverso la denuncia di incidenti stradali falsi. Sono sei le persone arrestate dagli agenti in esecuzione dei provvedimenti restrittivi spiccati dal gip su richiesta della procura. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla simulazione di falsi incidenti stradali.

Le indagini

L’attività investigativa ha avuto inizio nel novembre 2019 a seguito del costante monitoraggio delle banche dati in dotazione. Le indagini, supportate dalle intercettazioni telefoniche, hanno messo in luce l’esistenza di un gruppo stabilmente dedito all’illecita, ed estremamente redditizia, attività di truffe ai danni delle assicurazioni. L’associazione a delinquere, capeggiata da due soggetti tarantini, di cui uno appartenente ad un Istituto di Vigilanza operante nel tarantino, poteva contare su un’articolata e strutturata organizzazione criminale, della quale faceva parte un avvocato, il quale metteva a disposizione del sodalizio le sue conoscenze tecniche-giuridiche necessarie per la liquidazione dei sinistri e procacciava falsi testimoni perché rendessero false testimonianze in sede di giudizio civile.

L’attività ha evidenziato, in ogni modo, anche il ruolo di altri sodali all’interno dell’organigramma delinquenziale che partecipavano in prima persona a numerose pratiche risarcitorie, ove emergeva la figura di un altro appartenente allo stesso Istituto di Vigilanza il quale si rendeva disponibile al rilascio di false dichiarazioni. La complessità delle indagini ha altresì evidenziato il ruolo determinante del vigilante, promotore dell’organizzazione, il quale, sfruttando la propria posizione professionale, favoriva l’accesso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Taranto a soggetti con lesioni fisiche preesistenti al fine di ottenere certificati medici poi utilizzati nei falsi sinistri stradali.

I messaggi

Numerosi sono stati i servizi di osservazione e pedinamento svolti dalla Squadra di Polizia Giudiziaria, procedendo anche a specifiche attività tipiche di polizia giudiziaria che hanno determinato, all’interno dell’associazione, momenti di tensione e preoccupazione. Sintomatico appariva il linguaggio criptato utilizzato dall’organizzazione, ricorrendo a formule ellittiche e dialettali del tipo: “vedi tu se trovi una macchina che si vende”, per indicare la necessità di reperire un soggetto disponibile a denunciare falsamente lesioni preesistenti riconducibili ad eventi infortunistici in realtà mai accaduti, o il termine “per la prenotazione fammi sapere 4-5 giorni prima perché devo preparare la mamma” per indicare la necessità di essere avvertito in tempi utili al fine di predisporre l’autovettura protagonista del falso incidente stradale.

Il "conto"

Sono stati denunciati in stato di libertà 54 soggetti, coinvolti a vario titolo nei reati di truffa, falsa testimonianza innanzi all’Autorità Giudiziaria, falso in atto pubblico, tra i quali spiccano la figura di un altro avvocato e di un cancelliere giudiziario in servizio presso il Giudice di Pace di Taranto, anch’egli coinvolto direttamente in un falso sinistro stradale.

Nel corso delle indagini sono state monitorate 14 pratiche relative a falsi incidenti stradali, che hanno consentito all’organizzazione criminale di ottenere un rilevante illecito profitto.

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Gli arresti

Gli agenti della sezione di Polizia Stradale di Taranto, complessivamente, hanno eseguito  sette ordinanze di custodia cautelare, di cui una in carcere, 5 agli arresti domiciliari ed un obbligo di presentazione, a carico di altrettanti indagati tutti residenti nella provincia di Taranto.

Gli incidenti falsi

I raggiri scoperti dalla Polstrada sarebbero stati attuati attraverso una vera e propria rete criminosa strutturata per conseguire l’indennizzo delle compagnie di assicurazioni attraverso la falsificazione, alterazione e la pre-costituzione di documentazione. Certificati e denunce con le quali sarebbero stati richiesti risarcimenti per incidenti stradali costruiti a tavolino.

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