Teramo, manifesti funebri pubblicati in paese ma la donna è viva: parenti sotto choc

Affissi i manifesti funebri, ma la donna è viva: familiari sotto choc
Affissi i manifesti funebri, ma la donna è viva: familiari sotto choc
di Francesco Marcozzi
Lunedì 29 Marzo 2021, 08:44 - Ultimo agg. 15:00
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«È morta, è morta» e Bisenti, paese con meno di duemila abitanti in provincia di Teramo, si riempie di manifesti funebri con data e ora del funerale. Ma lei, una 73enne, di una piccola frazione di Bisenti, ricoverata per Covid-19 da due giorni all’ospedale di Giulianova, è viva e lotta disperatamente contro il virus. Giornata convulsa ieri per i familiari della donna, che sono ancora sotto choc. E per fortuna tutto si è chiarito prima che la ditta Lima di Marino Liberati si fosse presentata all’obitorio dell’ospedale giuliese con gli incartamenti previsti e la bara per la salma. In realtà all’obitorio un corpo c’è ma non è quello della donna data per morta. Non si sa come sia stata diffusa la notizia del decesso. 

I familiari hanno affermato di aver avuto una chiamata «dagli addetti dell’ospedale», e dall'ospedale di Giulianova la notizia è uscita, ma in modo errato. «Sua mamma è morta» avrebbero detto alla figlia. E i parenti, non potendola vedere per il protocollo Covid,  si sono affrettati a comprare un loculo e hanno avvertito l’impresa funebre per tutte le incombenze del funerale, manifesti compresi che sono apparsi poco dopo  sui muri della cittadina e sono stati su per tutta la domenica fino a tarda notte quando la stessa impresa funebre, scoperto il clamosoro sbaglio, li ha staccati tutti.

La 73enne, seppure grare, è viva e ce la sta mettendo tutta per sconfiggere il virus. Oggi in paese non si parla d'altro. 

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