Terni, a Terni entra in un sito illegale:
«Stava per comprare un cuore»

Un agente di polizia postale
Un agente di polizia postale
Sabato 22 Ottobre 2016, 20:49 - Ultimo agg. 21:09
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Daniele, 15 anni, passava ore e ore davanti allo schermo del suo pc. Curioso al punto giusto e abbastanza esperto per navigare anche in quella parte della rete non alla portata di tutti, si è messo a studiare per poter esplorare le parti più nascoste del web. Una passione irrefrenabile che l’ha spinto ad inoltrarsi nei meandri del web sommerso, a caccia di qualcosa di “strano” e originale da poter comprare.

Alla fine la sua scelta è caduta su un cuore da vivente. Un acquisto che Daniele ha contrattato a colpi di mouse, chiuso nella sua camera da letto, per cinquemila euro. La trattativa non l’ha portata a termine, perché di quel cuore per fortuna non aveva di certo bisogno. Quando si è reso conto di essersi spinto troppo avanti ha cercato di cancellare dal suo computer ogni traccia. Non era riuscito a criptare il suo ingresso, ma era convinto che il suo “viaggio” in quella parte nascosta della rete così complicata da trovare sarebbe stato invisibile a chiunque. Invece le sue passeggiate nei meandri del deep web, zona franca invisibile ai motori di ricerca, composta da una lunga serie di siti nascosti nei quali è possibile entrare solo utilizzando reti crittografate e anonimizzanti, non sono passate inosservate a chi ogni giorno lavora per allontanare tutti i rischi nascosti nella parte più buia della rete.

A casa del 15enne ternano hanno bussato gli agenti della polizia postale e delle comunicazioni.
Sono arrivati per chiedere conto al ragazzino di quella trattativa legata all’acquisto di un cuore da persona vivente interrotta bruscamente. Solo a questo punto Daniele scoprirà che tutti i suoi movimenti nella parte più oscura del web sono stati tracciati grazie ai serrati controlli della polizia. E alla presenza in città di un nucleo specializzato per la ricerca sul web, che monitora gli accessi e lavora senza sosta per prevenire ogni tipo di illegalità. Nella stanza accanto i genitori del 15enne ternano, che hanno detto di essere completamente all’oscuro dei “viaggi” virtuali che faceva il figlio grazie ad uno schermo e all’intimità di una cameretta. Una madre ed un padre che ora rischiano di finire nei guai per l’omessa vigilanza del proprio figlio.
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