Terremoto in Albania, la profondità dell'epicentro ha evitato lo tsunami

Terremoto in Albania, la profondità dell'epicentro ha evitato lo tsunami
Terremoto in Albania, la profondità dell'epicentro ha evitato lo tsunami
Martedì 26 Novembre 2019, 18:42 - Ultimo agg. 18:48
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È avvenuto alla profondità compresa fra 10 e 20 chilometri, abbastanza da poter evitare uno tsunami, il terremoto di magnitudo 6,2 (inizialmente calcolata in 6,5 dal sistema automatico) avvenuto alle 3:54 italiane del 26 novembre lungo le coste dell'Albania, vicino Durazzo. Avvertito bene lungo tutta la costa adriatica, da Trieste a Bari, è stato «un terremoto da manuale», ha osservato il sismologo Salvatore Mazza, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La terra ha tremato infatti lungo il confine tra la placca Africana, che spinge verso Nord, e quella Eurasiatica, che spinge nella direzione opposta.

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L'allarme tsunami è scattato immediatamente dopo la scossa principale, considerando la magnitudo importante. «È stato diramato per le coste albanesi e per quelle greche e italiane poiché l'Ingv è responsabile dell'allerta tsunami nel Mediterraneo», ha detto il sismologo Salvatore Stramondo. Lo tsunami non è avvenuto a causa della profondità del sisma, ha rilavato Alberto Michelini, dell'Ingv. «Non sappiamo - ha aggiunto - se a livello locale possano essere avvenuti fenomeni di lieve entità, compresa fra 5 e 6 centimetri». Alla scossa principale ne sono seguite tre di magnitudo superiore a 5, tutte lungo la costa, mentre una quarta è avvenuta nell'entroterra. «È sicuramente una zona sismica», ha rilevato Mazza, nella quale «negli ultimi cento anni sono avvenuti sette terremoti di magnitudo superiore a 6. Di queste - ha aggiunto - la più forte è stata quella di magnitudo 6,9 avvenuta nel 1979 un pò più a Nord, ma comunque nella stessa area».

 

 

Un altro forte terremoto è stato quello di magnitudo 6,7, del 1967. È stata invece molto forte la percezione del terremoto lungo tutta la costa italiana, da Trieste alla Puglia fino alla Campania e la Calabria, come indicano le mappe ottenute sulla base del servizio «hai sentito il terremoto?» dell'Ingv. «In tutta la Puglia la scossa è stata avvertita molto chiaramente. con un'intensità confrontabile a quella di un terremoto pari al quarto-quinto grado della scala Mercalli», ha osservato il responsabile del servizio, Valerio De Rubeis. Dai questionari è emerso inoltre che in tutta la Puglia il terremoto ha spaventato dal 75% al 100% della popolazione. Tanta paura anche nella zona di Napoli, dove la struttura geologica è tale da amplificare la percezione dei terremoti che avvengono nei Balcani e in Italia meridionale.

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