Amatrice: in fila all'obitorio
improvvisato per riconoscere i propri cari

Amatrice: in fila all'obitorio improvvisato per riconoscere i propri cari
di Raffaella Troili
Giovedì 25 Agosto 2016, 19:41 - Ultimo agg. 26 Agosto, 09:21
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dal nostro inviato
AMATRICE Il momento più straziante dopo la paura e il dolore è il riconoscimento delle salme. Un obitorio di fortuna nel cortile della casa di riposo don Minozzi, che un tempo è stata una casa d'accoglienza per bambini. Ma non c'è aria di allegria, solo pianti e silenzio. Si sta in fila, si aspetta che si venga chiamati per cognome, intanto ci si confronta. Sara scorre in lontananza un amico: "Io ho perso tutti, Bruno. E tu?". E lui risponde: "Papà", dice un giovane volontario vestito di arancione a una giovane in fila. "Troppo straziante riconoscere così le salme...", dice anche don Savino tra le persone in fila dalla mattina per riconoscere i propri cari su un pc. Il parroco oggi ha benedetto tra loro anche 12 bambini e tanti ragazzi. Ma quelle foto sullo schermo del computer sono crudeli. In fila c'è chi ha perso gli affetti, oltre alla casa. Psicologi si aggirano tra le persone in attesa. Il riconoscimento è difficile.
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