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Il giovane somalo, che dalle prime informazioni sarebbe un richiedente asilo, era seduto sulle scale che conducono ai locali della stazione ferroviaria. «Qui non puoi stare, devi andare via», gli hanno detto intimandogli di allontanarsi. Il giovane - secondo il racconto di alcuni testimoni - si è rifiutato di spostarsi e, a quel punto, i poliziotti hanno deciso di sottoporlo ad alcuni controlli. È stato allora che il ventenne ha dato in escandescenza: ha iniziato ad urlare e, estratto da una tasca un forchettone, si è scagliato contro i poliziotti. Ferito ad una spalla il primo agente, stava per aggredire il secondo che, per difendere il collega e sé stesso, ha estratto la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco.
L'area è stata subito isolata e sul posto è intervenuto il 118, che ha trasportato il somalo e l'agente ferito in ospedale.
Il poliziotto, ricoverato al Mauriziano, ha riportato due ferite all'altezza della spalla che i sanitari hanno giudicato guaribili in cinque giorni. Più grave il giovane extracomunitario, che è stato ricoverato all'ospedale Cto sveglio e cosciente: il proiettile lo ha colpito ad un fianco ed è uscito dalla coscia, senza provocargli lesioni letali.