Roma, Trastevere choc: cocaina “sniffata” sulle auto in sosta

Roma, Trastevere choc: cocaina “sniffata” sulle auto in sosta
Roma, Trastevere choc: cocaina “sniffata” sulle auto in sosta
di Marco Pasqua
Lunedì 29 Giugno 2020, 01:19 - Ultimo agg. 17:44
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C’è la ragazza che si abbassa i pantaloncini tra le macchine in sosta, e usa quello spazio come se fosse un bagno a cielo aperto. Ci sono quelli, invece, che scambiano quegli stessi mezzi per dei trampolini e giocano a chi ne danneggia di più. Ma anche i ragazzi che, ad orari neanche troppo proibiti, si “apparecchiano” le strisce di droga, nell’indifferenza generale, e la consumano come fosse un panino o una birra. E i residenti, esasperati, sono ormai costretti a riprendere quelle scene con il cellulare e, in alcuni casi, a sporgere denuncia chiedendo un intervento per ripristinare la legalità. La geografia dello spaccio di Trastevere è ormai nota, da anni, e ha subito solo piccole modifiche. Se, un tempo, c’erano soprattutto gli africani – in particolar modo gli ambulanti, che, insieme alla merce contraffatta vendevano fumo e coca – ora ci sono anche giovanissimi che “parlano” direttamente ai loro coetanei, anche delle scuole superiori. 

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Eccoli, in vicolo della Torre, ma anche in vicolo del Cinque, in vicolo de’ Renzi, e poi i “classici” ponte Sisto e piazza Trilussa. In vicolo del Bologna, dove si vendono alcolici anche oltre gli orari consentiti dai regolamenti comunali, la droga si smercia dove capita e c’è qualcuno che giura di averla vista passare anche sotto al bancone di qualche locale. In via Benedetta, ogni weekend, ci sono code di giovanissimi, spinelli alla mano, comprato qualche metro più in là. In vicolo del Cedro, nel giardino, a terra è facile trovare gli involucri per la droga, ovviamente svuotati. E poi la Scalinata del Tamburino, quei 126 gradini che collegano viale Glorioso a via Dandolo, punto di riferimento di qualche collettivo musicale trasteverino che ha cantato la droga nei suoi inni rap (con tanto di recensioni su Google). Qualche settimana fa, qui, i carabinieri hanno sorpreso due persone intente a vendere “fumo” ai giovanissimi. Per non parlare di tutta la zona “calda” intorno a San Calisto, frequentatissima anche dai minorenni. Da via San Francesco a Ripa a via della Cisterna, qui è una terra di nessuno. Nell’ultima via, sono state girate le immagini dei ragazzi che consumano droga sulle auto e, alla fine, urinano contro il muro. 
 


«Ogni notte, nei fine settimana, dobbiamo aver paura a rientrare a casa – dicono alcuni residenti – Ci sono ragazzi ubriachi che possono circondarti, con la scusa di una sigaretta, per chiederti soldi o per il gusto di aggredirti. Ma anche quelli che danneggiano le auto o prendono a calci i portoni». «Qualcuno si difende come può – ammettono – anche buttando acqua di sotto, ma a quel punto le reazioni possono essere violente. Sappiamo di sbagliare, ma come dobbiamo comportarci quando chiamiamo le forze dell’ordine e vediamo che non cambia niente?». Qualcun altro ha installato, ovviamente seguendo le disposizioni in materia di privacy, delle telecamere di sorveglianza di fronte ai portoni dei palazzi, soprattutto in chiave anti-vandali. «Vediamo di tutto – spiegano – da chi cerca di trovare il modo di entrare nei portoni, magari aspettando l’ingresso di un residente, a chi scambia la strada per un wc, fino a quelli che imbrattano le pareti con le bombolette spray, senza neanche la paura di essere visti e denunciati». Il “girato” di queste telecamere basterebbe a far impallidire chiunque: è la dimostrazione di come questi barbari abbiamo l’arroganza di sentirsi i padroni delle strade del rione, liberi di poter agire a loro piacimento. 

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«Noi davvero non comprendiamo perché non ci sia la volontà di aumentare la vigilanza da parte delle forze dell’ordine su questa zona - si chiede polemicamente Dina Nascetti, portavoce di “Vivere Trastevere” e da sempre in prima linea contro il degrado - Tutti sanno dove si spaccia, eppure ogni fine settimana queste persone possono continuare a gestire indisturbate i loro traffici». «Siamo venuti da poco a vivere a Trastevere, dall’estero, perché amiamo il Centro della città - racconta una coppia di residenti - e non riusciamo a subire tutto ciò. Possibile che nessuno voglia davvero intervenire per evitare questo scempio?».
 

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