Travolto e ucciso da un'auto mentre fa jogging: l'investitore nei guai, tradito da un'app

Travolto e ucciso da un'auto mentre fa jogging: l'investitore nei guai
Travolto e ucciso da un'auto mentre fa jogging: l'investitore nei guai
di Marcello Ianni
Mercoledì 21 Settembre 2022, 08:34 - Ultimo agg. 12:49
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Da un'applicazione che aveva sul proprio cellulare è arrivata una importante svolta nell'inchiesta relativa all'incidente stradale in cui è morto Tiberio Giorgi, studente universitario di Arischia, a 22 anni il 20 agosto di due anni fa, dopo essere stato investito lungo la Ss80 mentre stava effettuando footing. Si è trattato di una di quelle che permettono non solo di monitorare la distanza percorsa ed i valori fisici, ma anche di osservare la mappa del tragitto percorso, fino al momento prima dell'incidente. A distanza di circa tre anni dall'improvvisa e tragica scomparsa dello studente (che ha lasciato comunque attonita un'intera città) il Gup del Tribunale Marco Billi ha rinviato a giudizio il conducente dell'auto (un'Alfa 164), M.D.G. di 53 anni (assistito dall'avvocato Domenico Pastorelli) che stava tornando dal lavoro in una azienda agroalimentare di Campotosto, e che aveva raccontato di non aver potuto fare nulla essendosi trovato all'improvviso il giovane sulla sua auto.


All'uomo è stato contestato l'omicidio stradale senza aggravanti, articolo 589 bis, e per questo non è stato arrestato: infatti era risultato negativo ai vari test oltre a non essere dato alla fuga. La singolarità dell'inchiesta ha portato i due periti della Procura, Cristian Franciosi (informatico) e Cristiano Ruggeri (geometra esperto di cinematica) all'estrapolazione dei dati sui due cellulari (quello della vittima che stava facendo footing e quello di proprietà del conducente della macchina), tra i quali quelli appunto dell'applicazione in uso alla vittima al momento del grave sinistro stradale che a sua volta si avvale del sistema satellitare e la ricostruzione cinematica fatta poi dall'ingegnere forense, hanno permesso di accertare anche se in maniera non grave alcuni profili di colpa idi M.D.G. che non hanno permesso al Pm Fabio Picuti di poter archiviare il fascicolo.

Anche la parentesi prevista dal Codice di procedura penale nella quale l'indagato può chiedere di farsi interrogare o presentare a propria discolpa memorie difensive, non ha convinto il Pm che ha chiesto ed ottenuto che l'indagato venga processato. Se ne riparlerà a dicembre data nella quale è previsto il processo. Sarà presente anche l'avvocato Domenico Musicco del Foro di Milano, legale di fiducia della famiglia Giorgi.
La tragedia si era consumata nel tardo pomeriggio, in fase di rientro dopo la corsetta serale.

A soccorrere Giorgi, oltre al personale medico del 118, e dei vigili del fuoco, anche i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile (Norm) della Compagnia ed i colleghi della stazione di Arischia. Le condizioni del giovane, studente di Medicina all'Università dell'Aquila, e iscritto all'Atletica L'Aquila oltre che appassionato di ciclismo, erano apparse subito gravissime.

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