Il dopo lockdown significa ancora paura di prendere i treni. E, con meno gente che viaggia, Trenitalia ha ridimensionato corse e Freccerosse nei collegamenti per il sud. Una scelta obbligata, anche se l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie, Gianfranco Battisti, annuncia con fiducia il nuovo orario estivo. Ci saranno da domani oltre 150 Frecce al giorno per un totale di 40mila posti e circa 250 nuove fermate per l'estate. Sicurezza e aiuto al turismo, mantenendo efficienti i collegamenti sono le parole d'ordine. Ma la differenza con un anno fa c'è e si vede anche nei numeri.
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Nell'estate del 2019 erano pronte ai collegamenti ben 289 Frecce, tra rosse, bianche e argento. Quasi il doppio di quelle che saranno attive da domani. Un anno fa, venivano annunciate 32 nuove fermate dal nord a Napoli e 10 anche alla stazione di Afragola. Sempre 4 le Freccebianche che proseguivano per la Calabria, con tappe anche in Cilento. La riduzione della metà di Frecce quest'anno è collegata alla diminuzione della richiesta. Il boom dell'11,7 per cento di viaggiatori in più registrato con successo lo scorso anno è lontano. Significavano 57 milioni di italiani che avevano preferito i treni per muoversi.
«Come azienda naturalmente dobbiamo rapportare l'offerta alla domanda - spiegano a Trenitalia - Non solo sono diminuiti i passeggeri, ma dobbiamo anche assicurare standard di sicurezza previsti dai protocolli che significano ridimensionamenti dei posti disponibili sui treni».
Ne fa le spese anche il collegamento con il sud, che vede ridimensionare corse e treni. Eppure il rilancio del settore più penalizzato dall'emergenza coronavirus, il turismo, passa anche per la promozione di collegamenti e offerte dei treni. E a Trenitali ne sono consapevoli.
Il presidente di Trenitalia, Tiziano Onesti, ha chiarito la relazione stretta tra il programma di collegamenti che partirà entro lunedì e il rilancio del turismo. Ci saranno seimila collegamenti regionali quotidiani, per oltre 200 destinazioni, comprese 500 città d'arte. Ha spiegato anche il direttore generale di Trenitalia, Orazio Iacono: «I nuovi collegamenti con treni nazionali e regionali sono parte integrante del più ampio piano di sviluppo del turismo. Sarà fondamentale dare l'opportunità di scoprire e riscoprire le bellezze d'Italia col treno». Per farlo, sono previste oltre 250 nuove fermate per le Frecce. Per il sud le Frecce disponibili quest'estate saranno 74. Sulla linea Torino-Milano-Napoli-Salerno saranno 34 e 2 proseguiranno anche per Taranto passando da Metaponto-Potenza. Con la Puglia i collegamenti saranno assicurati da 20 Frecce lungo la linea Adriatica. E poi 14 Frecce per la Calabria, di cui 4 in collegamento con Torino, 2 da Venezia e altre 2 da Sibari e Bolzano. Da Roma, la Puglia sarà collegata con 6 Frecce, di cui 2 anche per Firenze.
Come l'anno scorso, sempre nella filosofia di incentivare il turismo che sarà soprattutto interno, ritorna da domani la formula integrata treno-navetta. Collegherà le località cilentane con la linea Frecciarossa Torino- Reggio Calabria. Sono i quattro treni come lo scorso anno, che sono confermati. Due fermeranno a Sapri, Vallo della Lucania, Agropoli, Pisciotta-Palinuro. Il Frecciargento Venezia-Reggio Calabria fermerà invece a Napoli, Salerno, Sapri, Capaccio. Servizi navetta porteranno agli scavi di Velia, ma anche a Casalvelino, Pioppi, Acciaroli, Pisciotta, Palinuro, Marina di Camerota. È il collegamento con il Cilento, mentre con la costiera amalfitana da Salerno c'è un collegamento via mare. I 1500 treni regionali, quelli che sopportano il maggior carico di viaggiatori estivi locali, sono confermati con una novità per le restrizioni anti-covid. I posti saranno segnati da un marker che indica dove ci si può sedere. Una app per telefonino consentirà di sapere, prenotando il biglietto, la disponibilità di posti sul Regionale. Un modo per monitorare i passeggeri. Alla stazione di Pompei, ci sarà il collegamento navetta con gli scavi. Ma di certo sarà un'estate molto difficile sotto il profilo della fruizione dei trasporti pubblici.
Insomma, meno treni, meno linee, ma tendenza, a passeggeri diminuiti, ad assicurare gli stessi servizi turistici dello scorso anno. «Per ora è così - spiegano a Trenitalia - La ripresa ha ridimensionato gli utenti e la domanda non consente di avere gli stessi numeri e standard dello scorso anno. Cerchiamo, però, di ripartire con i servizi integrati treno-navetta, anche per i Regionali, e le offerte che non aumenteranno il costo dei biglietti».