Treviso, accoltella la sua avvocatessa per l'eredità di famiglia: poi torna a casa e si uccide. Meri Zorz è salva

L'avvocatessa aggredita è Meri Zorz, 50 anni

Treviso, accoltella la sua avvocatessa poi torna a casa e si suicida: indagano i carabinieri
Treviso, accoltella la sua avvocatessa poi torna a casa e si suicida: indagano i carabinieri
Camilla Mozzetti di Camilla Mozzetti
Lunedì 24 Aprile 2023, 12:52 - Ultimo agg. 22:43
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Da qualche settimana lo stava assistendo per questioni legate all'eredità paterna e probabilmente a causa di questa pratica è stata accoltellata. Dramma ad Oderzo, in provincia di Treviso, questa mattina. Intorno alle dieci nel suo studio legale l'avvocato Meri Zorz, classe 1972, ha incontrato il suo cliente - un italiano di 52 anni, Giuseppe Silvestrini - che ad un certo punto brandendo un'arma (non ancora trovata) l'ha colpita.

Le indagini

La donna si è difesa mentre l'uomo - un infermiere - è scappato.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Conegliano, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso e il personale del 118. L'avvocato è stata trasferita all'ospedale di Oderzo, fortunatamente non in pericolo di vita, mentre il suo aggressore, poche ore più tardi è stato trovato impiccato in un casolare di famiglia. Si è suicidato.

 

Le indagini sono in corso per risalire al movente dell'aggressione. Secondo una prima ipotesi, l'infermiere, celibe e senza precedenti alle spalle, che ha due fratelli non sarebbe stato d'accordo sul come ripartire l'eredità dell'anziano padre, deceduto un mese fa. Questioni di interessi e probabilmente l'avvocato questa mattina lo avrebbe messo a conoscenza delle volontà dei suoi parenti. Da qui, forse, la discussioni culminata poi nell'accoltellamento del legale. 

L'edicolante: «Mi ha detto solo "Sono stata accoltellata"»

«Sono stata accoltellata da un cliente», queste le parole che l'avvocatessa avrebbe detto all'edicolante a cui si è rivolta per chiedere aiuto, lo stesso testimone che ha avvisato i soccorsi.

Come riporta il Gazzettino, la professionista si è rifugiata nell'edicola di Marino Bergamo dopo essere fuggita dal suo studio e aver corso giù per le scale. L'edicolante si è accorto della mano che le sanguinava. 

«Ho visto l'avvocatessa che è venuta dentro la mia edicola, insanguinata, gridando aiuto. Tutto qui - spiega scosso - L'ho soccorsa, l'ho seduta sui gradini e ho chiamato i soccorsi. Aveva una mano che sanguinava tanto, poi lei mi ha chiesto di guardare se avesse altre ferite ma non ne ho viste. Ha preso tanta paura. Mi ha spiegato che è stata accoltellata. Era sotto choc, stava per svenire. Ho avuto paura anche io. Era molto agitata. I carabinieri hanno fatto i vari rilievi e mi hanno chiesto cosa avessi visto, ma io non ho notato il cliente scappare». 

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