Ostia, torna a casa in anticipo e trova nel suo appartamento il set di un film hard: «C'erano almeno 20 persone»

Un 35enne ha visto il regista e gli attori nel suo salotto

Torna a casa dal lavoro e trova il set di un film hard: «C'erano almeno 20 persone»
Torna a casa dal lavoro e trova il set di un film hard: «C'erano almeno 20 persone»
di Michela Allegri
Lunedì 27 Marzo 2023, 23:43 - Ultimo agg. 3 Aprile, 20:31
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Torna in anticipo a casa dal lavoro e si trova di fronte a una scena difficile da immaginare e che descrive ai poliziotti: il suo appartamento, nel quale abita in affitto da qualche mese, è stato trasformato nel set di un film a luci rosse. Tutto quanto a sua insaputa: una ventina di persone, insieme al proprietario di casa - che ha conservato una copia delle chiavi -, si aggirano tra sala, cucina e camera da letto. Molte di loro sono svestite, alcune sono in atteggiamenti che non lasciano spazio a dubbi, altre hanno in mano telecamere e microfoni e sono intente a riprendere scene decisamente osé. L’affittuario, sconvolto, prova a chiedere spiegazioni e decide di chiamare la polizia, facendo fuggire in un lampo presunti attori, registi e comparse della pellicola erotica. Ora il caso è finito al vaglio della Procura di Roma: quando gli agenti sono arrivati nell’appartamento si sono trovati a dover sedare una lite furibonda tra l’affittuario e il proprietario di casa e hanno inviato una segnalazioni a piazzale Clodio. Il caso del set abusivo, però, rischia di venire archiviato: se ne parla nel verbale dell'affittuario alle forze dell'ordine e il reato ipotizzabile sarebbe la violazione di domicilio, ma, per il momento, sul tavolo del pm Francesco Basentini, titolare del fascicolo, non è ancora arrivata nessuna denuncia, circostanza che renderebbe impossibile portare avanti l’inchiesta.

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I FATTI

I fatti sono recenti: risalgono al 20 novembre dello scorso anno. Sono successi in zona Dragona, borgata romana che si trova tra Ostia e Acilia.

Pieno pomeriggio: sono le 15.55 quando gli agenti del X distretto di Polizia Lido, dopo una richiesta di intervento, arrivano in un appartamento di via Giuseppe Marra. Trovano due persone che discutono animatamente e si ritrovano a sedare una lite che potrebbe degenerare. A discutere sono il proprietario dell’appartamento e l’affittuario. È stato il secondo a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Ha 35 anni e sostiene di essersi ritrovato di fronte a una scena impensabile. Racconta di avere preso in affitto l’appartamento da qualche mese insieme a un altro ragazzo. Sapeva che il proprietario aveva tenuto una chiave di riserva, da utilizzare in caso di emergenza. In un primo momento non gli era sembrata una circostanza singolare. Quel pomeriggio, però, è rimasto letteralmente senza parole. È uscito di casa per andare al lavoro, ma a causa di un imprevisto è dovuto rientrare in anticipo, subito dopo pranzo.

LA SCENA

Una volta aperta la porta del suo appartamento, il trentacinquenne ha trovato i locali invasi: «C’erano almeno venti persone, uomini e donne», ha raccontato ai poliziotti. Non si trattava di una festa, organizzata a sua insaputa: l’appartamento era stato trasformato nel set di un film pornografico. Ad aprire la porta potrebbe essere stato il proprietario, che era presente in mezzo alla folla. Il trentacinquenne, sconvolto, ha detto di avere visto diverse persone svestite, in atteggiamenti intimi, e di essersi accorto che altri soggetti avevano in mano microfoni e telecamere ed erano intenti a riprendere le scene. L’uomo ha detto di avere chiesto spiegazioni al proprietario, ma che le giustificazioni erano sfociate in un violento diverbio. Tanto che era stato necessario l’intervento della polizia per risolvere la situazione. Durante la lite - e prima dell’arrivo dei poliziotti - attori, comparse e regista sono riusciti a scappare. L’incubo dell’affittuario è che quella situazione si possa essere verificata, alle sue spalle, anche molte altre volte. I poliziotti hanno redatto un verbale che è stato inviato a piazzale Clodio, ma per procedere gli inquirenti hanno bisogno di una denuncia, che non è ancora arrivata.

IL PROPRIETARIO

La versione del proprietario di casa è molto diversa. L'uomo sostiene che «l'inquilno sapeva bene che quel giorno sarei rincasato per effettuare alcune riprese a casa, per un progetto cinematografico che nulla ha a che vedere con il mondo hard o a luci rosse. Era stato avvisato telefonicamente, ma poiché non andavamo d'accordo e già da tempo volevo che se ne andasse, alla vista delle persone presenti si è arrabbiato e ha approfittato di questa situazione per diffamarmi. Ha fatto finta di non avere capito che sarei rincasato con delle persone. In casa nulla era stato spostato, o era fuori posto. Si trattava solo di girare alcune scene relative a un cortometraggio per Tik Tok, con degli amici». E le persone svestite? «Nessuno era svestito - replica il proprietario - il corto doveva descrivere un ambiente mafioso, era questo il tema. Erano presenti anche dei bambini». L'uomo sostiene anche di essersi allontanato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine: «Come ha iniziato a discutere e ad alzare la voce io e i miei amici ci siamo allontanati».

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