Trovato il cadavere di Yara Gambirasio
a 300 metri dal comando Centro ricerche

Yara Gambiraso
Yara Gambiraso
Sabato 26 Febbraio 2011, 17:33 - Ultimo agg. 28 Marzo, 23:30
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ROMA - Il cadavere della giovane Yara Gambiraso, 13 anni, scomparsa il 26 novembre da Brembate Sopra, in provincia di Bergamo, stato ritrovato in un campo a una decina di chilometri dalla sua abitazione, Il corpo della ragazza era in un campo incolto, tra l'erba alta, a ridosso della zona industriale in località Bedeschi a Chgnolo d'Isola, al confine con il comune di Madone.

Poche centinaia di metri dal Centro ricerche. Il corpo di Yara è stato trovato in un'area incolta che, per ironia della sorte, si trova a poche centinaia di metri da quello che era il centro di coordinamento delle ricerche della ragazza. Il luogo, nel comune di Chignolo, è al confine con il comune di Madone e a circa 300 metri dal Comando Polizia Locale dell'Isola Bergamasca che, dopo i primi giorni in cui i centri di coordinamento erano in due o tre posti diversi, era stato unificato presso il comando dei vigili che serve i comuni dell'Isola Bergamasca.

Per quasi tre mesi forze dell'ordine e volontari della Protezione Civile hanno setacciato la provincia in cerca di Yara, perlustrando aree verdi, boscose, montuose, fiumi e rogge, mentre il corpo di Yara si trovava a poche centinaia di metri da loro. Non si esclude che il copro sia stato trasportato da un fiume che scorre nelle vicinanze.

La ragazza era scomparsa il 26 novembre 2010, da Brembate Sopra, dopo un allenamento in palestra. Da allora non è stata trovata nessuna traccia nonostante un imponente uso di uomini e mezzi.

A scoprire il corpo della tredicenne nascosto tra la fitta vegetazione di un campo incolto, sarebbe stato un ragazzo che si trovava nella zona a provare un aeromodellino. L'uomo ha immediatamente chiamato gli investigatori, che hanno identificato Yara, con indosso i resti dei vestiti che aveva la sera della scomparsa.

Yara Gambirasio, è stata identificata grazie ai vestiti. Il corpo è infatti in avanzato stato di decomposizione e soltanto i vestiti hanno consentito l'identificazione. Un altro elemento che ha convinto gli inquirenti che il corpo fosse proprio quello di Yara è l'apparecchio ortodontico della ragazza. Nel punto in cui è stato ritrovato il corpo, un campo incolto molto vicino ad un fiume, sono presenti polizia, carabinieri e un medico legale. Sul posto è giunto in serata anche il questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi. Le indagini di polizia giudiziaria dovrebbero essere affidate alla Squadra Mobile di Bergamo.

Il campo dove è stato trovato il corpo di Yara è stato isolato dalle forze dell'ordine e si trova in località Bedeschi a Chgnolo d'Isola, al confine con il comune di Madone. La zona è industriale (ci sono molti capannoni, alcuni in costruzione) e il campo molto esteso, si sviluppa proprio al termine dei palazzi. La via di accesso è stata chiusa e molte persone, tra giornalisti e curiosi accorsi dal paese vicino, sono tenuti a distanza di oltre 200 metri dal campo.

Corpo supino e in decomposizione. Secondo quanto si è appreso, sul luogo del ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, è stato confermato che il cadavere è stato trovato supino nella terra e nell'erba, con addosso i vestiti e l'apparecchio dentale. Secondo alcuni soccorritori, il cadavere dava l'impressione di una estrema fragilità, particolare ritenuto importante, questo, per stabilire se sia stato abbandonato lì recentemente o nei momenti successivi al sequestro.

Sarà un gruppo di esperti ad eseguire l'autopsia, in programma lunedì, sul cadavere di Yara Gambirasio. Lo si apprende da fonti qualificate secondo le quali saranno proprio i complessi accertamenti in programma a stabilire quando il corpo della tredicenne - in parte mummificato e in parte ridotto a scheletro - è stato abbandonato nel campo dove oggi è stato ritrovato. Agli accertamenti autoptici dovrebbero partecipare, oltre al medico legale, anche un patologo e un genetista.

Nella zona dove è stato ritrovato il corpo di Yara, in via Bedeschi, il 16 gennaio scorso era stato trovato il cadavere di un giovane dominicano di 26 anni, che era stato ucciso probabilmente dopo una lite in discoteca. Il corpo del ragazzo straniero era stato trovato a poche centinaia di metri dal prato dove giace il corpo di Yara.

«Un ragazzo che era qui fino un'ora fa mi ha detto di avere visto un'auto, oggi pomeriggio, arrivare a velocità sostenuta proprio in questa via, fermarsi e ripartire». È la testimonianza di un abitante della zona, un giovane trentenne, che riferisce quanto gli sarebbe stato detto da uno dei giovani che hanno ritrovato il cadavere e che si sarebbero trovati sul posto per fare aeromodellismo. Il trentenne ha riferito che quel giovane non ha saputo dire il colore dell'auto. Secondo alcune voci, che al momento non sono state verificate, un'auto abbandonata sarebbe stata ritrovata nella zona. Ma le voci che si rincorrono continuamente su questo ritrovamento sono diverse e non sempre concordi.

Un abitante della zona: non può essere lì da tre mesi. Si chiama Lorenzo e fino a un mese fa abitava proprio vicino al luogo del ritrovamento del cadavere di Yara Gabirasio, a Madone (Bergamo), che confina proprio con l'area di Chignolo d'Isola, dove è stato fatto il ritrovamento. «Io fino a un mese fa abitavo qui, e passavo tutti i giorni in quell'area, peraltro frequentata da decine di persone ogni giorno - racconta -: ci sono persone che fanno jogging, cacciatori, pescatori, gente che porta a spasso il cane. Mi sembra inverosimile che un cadavere possa essere stato abbandonato lì e non trovato per tre mesi, anche perchè a quanto ne sappiamo noi in paese, questa zona è stata più volte battuta dai soccorritori e volontari della protezione civile».

Acquisite le immagini delle telecamere della zona. Le immagini di alcune telecamere delle ditte che si trovano non lontano dal luogo del ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio sono in corso di acquisizione da parte degli investigatori. Intorno alle 19, infatti, è giunto in via Bedeschi, a Chignolo, la strada asfaltata più vicina al luogo del ritrovamento, e dove si trovano i "filtri" della polizia locale, un furgone bianco con a bordo un responsabile della sicurezza di una delle aziende più vicine, che aveva il compito di scaricare le immagini delle telecamere e fornirle agli inquirenti. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Chignolo.

A Chignolo di Isola sono arrivati anche gli Ert, gli Esperti ricerca tracce della polizia, reparto che dipende direttamente dalla Direzione centrale anticrimine. Il nucleo specializzato della Polizia Scientifica, già intervenuto, tra l'altro, nell'omicidio del piccolo Tommaso Onofri, il bimbo rapito e ucciso a Casalbaroncolo, è appena partito da Roma per effettuare rilievi sul luogo del ritrovamento del cadavere. Gli Ert dispongono di apparecchiature altamente tecnologiche come il crimescope, un sistema di illuminazione a lunghezza d'onda selettiva per la ricerca di tracce, il sistema di misura laser tipo distanziometro, il metal detector selettivo, sistemi per evidenziare le impronte presenti o tracce di sangue. Con sè il personale Ert ha anche sistemi di ripresa video di alta qualità e fotocamere digitali ad alta risoluzione, oltre a un replicatore laser di traiettorie balistiche.

La salma di Yara Gambirasio ha lasciato intorno alle 23 Chignolo d'Isola a bordo di un furgone delle onoranze funebri scortato dalla Polizia che si è diretto verso Milano, dove il cadavere verrà messo a disposizione dell'Istituto di Medicina Legale. Al passaggio della salma, la gente del posto, numerosa intorno al cordone di polizia, ha applaudito in segno di affetto. Poco prima, avevano lasciato il luogo del ritrovamento sia il Questore di Bergamo, Vincenzo Ricciardi, sia il magistrato titolare dell'inchiesta Letizia Ruggeri.

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