Risponde a un messaggio e si ritrova il conto svuotato di 60mila euro: truffa a un impiegato di banca

Risponde a un sms e si ritrova il conto svuotato di 60mila euro: truffato un impiegato di banca
Risponde a un sms e si ritrova il conto svuotato di 60mila euro: truffato un impiegato di banca
Martedì 1 Novembre 2022, 07:45 - Ultimo agg. 3 Novembre, 11:59
2 Minuti di Lettura

L'errore è stato rispondere a un sms con un messaggio che annunciava un accesso anomalo al conto corrente. Un sedicente operatore della banca aveva indirizzato l'utente a una pagina internet attraverso la quale i pirati informatici gli hanno svuotato il conto sottraendo circa 60mila euro tramite numerose transazioni. Colpisce il fatto - spiega il Gazzettino - che la vittima sia un dipendente di Banca Intesa che lavora in una filiale mestrina.

Risponde a un sms: conto svuotato

«Ciò dimostra - chiosano i volontari dell'associazione di consumatori Adico - che la truffa è talmente ben congegnata che a farci le spese sono persone di qualsiasi tipo».

Soprattutto professionisti e persone giovani o di mezza età, anche perché molti anziani non hanno neppure internet.

«Questa non è una di quelle truffe alla Wanna Marchi - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico. Qui i malviventi non si approfittano delle debolezze e delle fragilità dei potenziali clienti, non vendono numeri del lotto o alghe miracolose. Lo diciamo da tempo perché vediamo l'identikit delle vittime. Ci sono dipendenti di banca, in questo caso per la prima volta da noi un dipendente della stessa Banca Intesa; professionisti di vario genere, come commercialisti o avvocati, addirittura un ex sindaco di un grande Comune veneziano. E dispiace sentire alcune persone che si beffano dei truffati, tacciandoli per ingenui. Questa frode sta spopolando da due anni e ci casca chiunque a meno che il messaggio non arrivi a chi non è correntista di quel determinato istituto di credito. Noi, dunque, chiederemo il rimborso totale della cifra sottratta perché tutto ruota attorno alle falle dei sistemi di sicurezza che non possono permettere questi clamorosi raggiri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA